Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, Pavani in preda alla follia colpì con calci e pugni sul volto Barchi fino a lasciarlo esanime. Sul suo corpo anche ferite da taglio inferte probabilmente con un coltello, una bottiglia di vetro e un forchettone da cucina. Sull'uomo, in carcere da maggio, è stata già consegnata una perizia della psichiatra Cristiana Morera, consulente della Procura. La dottoressa ad agosto scorso, dopo una serie di incontri dichiarò che Pavani, al momento del folle gesto, era affetto da un disturbo della personalità e quindi incapace di intendere e volere.
Ora i cinque periti dovranno riesaminarlo e rispondere al quesito posto dalla gup Savina Poli ieri mattina in udienza. Per il Tribunale sono stati nominati Giovanni Battista Traverso e Roberto Biagiotti, la difesa di Pavani ha invece nominato Miria Brinchi e Stefano Ferraguti, la parte civile Marco Zanasi.
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