Aronne: «Sul Pnrr la partecipazione non è possibile». Ma era la “priorità” nel programma di governo civico

Aronne: «Sul Pnrr la partecipazione non è possibile». Ma era la “priorità” nel programma di governo civico
di Simone Lupino
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Sabato 3 Giugno 2023, 04:55 - Ultimo aggiornamento: 18:41

Partecipazione: priorità o no per la giunta Frontini? Sì, in base a quanto sta scritto nel programma di governo; no, invece, se si tratta di opere Pnrr. Che però sono gli interventi destinati a cambiare il volto alla città. Intanto al via a giugno nuovi cantieri, tra la città e Bagnaia.


“Quando si parla di partecipazione sul Pnrr non è possibile, perché per sua natura è un treno, a marzo 2026 o noi abbiamo rendicontato fino all’ultimo centesimo o noi dovremmo rendere 60 milioni che è esattamente il bilancio del Comune di Viterbo. Significa mandare in default il Comune”.


Lo ha detto l’assessore all’urbanistica Emanuele Aronne durante il suo intervento domenica scorsa a Valle Faul su “Viterbo accessibile”. Una risposta, questa, al professor Maurizio Errigo, docente di urbanistica alla facoltà di Architettura della Sapienza, che sul Pnrr ha chiesto, “perché utile a tutti”, una condivisione degli obiettivi con tecnici e cittadini: “Commercianti, residenti devono essere ascoltati nel processo partecipativo pre-design, pre-progetto, non devono essere ascoltati a valle del progetto altrimenti ho diverse esperienze internazionali di progetti imposti in maniera autoritaria, falliscono”.


“Il Pnrr per come strutturato una volta partito è una tagliola”, ha spiegato Aronne, ricordando il caso di alcuni appalti (vedi piscina e palazzetto) che se non fossero stati aggiudicati entro marzo, “noi dovevamo rendere tutti i soldi della progettazione e perdevamo tutto il finanziamento. Viterbo è tra i primi comuni d’Italia per appalti aggiudicati, il 58%.

La concertazione di certi interventi diventa quasi impossibile, ci siamo trovati ad avere dei finanziamenti a novembre e doverne appaltare a marzo, ci vuole un anno a finanziare un appalto. La concertazione si può fare sui finanziamenti a lunga gittata”.


Come detto, “partecipazione” è una parola chiave della vittoria della sindaca Chiara Frontini alle scorse elezioni. Nel programma di governo – intitolato “La città possibile” - appare in varie forme per 34 volte. “Una priorità”, così viene definita a pagina 3, insieme “all’ascolto dei cittadini”. “Partecipazione” è la parola intorno alla quale ruota tutto. A proposito di progetti, ecco cosa sta scritto: “La partecipazione democratica alla gestione del territorio attraverso un modello sociale basato su un’etica della responsabilità, su una coscienza collettiva sino alla creazione di una capacità di autosufficienza e cooperazione sociale rappresenta un obiettivo primario della politica civica di gestione e programmazione urbana”. E ancora: "Viterbo deve tornare ad essere una città viva e partecipata".


Intanto, il Comune ha annunciato la partenza a giugno di nuove opere finanziate da fondi Pnrr, dal progetto Da Vetus Urbs a Modern City e da fondi per la riqualificazione per il borgo di Bagnaia. Ne parleranno oggi alla stampa, nel cortile di palazzo dei Priori, la sindaca Chiara Frontini, lo stesso Aronne e l'assessore Stefano Floris (lavori pubblici).

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