Lo sport scuola di vita, il Coni entra nel carcere di Mammagialla a Viterbo

Lo sport scuola di vita, il Coni entra nel carcere di Mammagialla a Viterbo
di Ugo Baldi
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Martedì 28 Febbraio 2023, 17:42

Lo sport entra nelle carceri, nella Casa Circondariale di Mammagialla a Viterbo si è svolto l’atto finale con un triangolare di calcio. Con tre tempi da 25 minuti è calato il sipario su questo progetto firmato da Coni Lazio e dalla Regione iniziato a novembre sotto la guida del tecnico federale Maurizio Forti. Si tratta di una iniziativa che mira ad aiutare, attraverso il calcio e altre discipline sportive, i detenuti a recuperare il senso della vita, delle regole, dell’impegno e del gioco di squadra al fine di reinserirsi positivamente nel tessuto sociale. Le gare state dirette dagli arbitri della sezione Aia di Viterbo; Francesco Celletti, Silvio Settimi e Fabio Settembre. Presenti anche il presidente Luigi Gasbarri e dal cassiere Perluigi Amodeo. Al termine delle gare c’è stata la consegna dei riconoscimenti da parte del delegato del Coni di Viterbo Ugo Baldi, del responsabile tecnico Adriano Ruggiero e del fiduciario Marco Marcucci ai protagonisti.

Omaggi del Coni sono stati consegnati alla dottoressa Natalina Fanti, al direttore Anna Maria Dello Preite a direttore aggiunto Marco Grasselli, al comandante della polizia penitenziaria Dottoressa Mara Foti e al funzionario giuridico dottoressa Teresa Mariotti.

« Il torneo di calcio – ha detto la direttrice di Mammagialla Anna Maria Dello Preite - si colloca nell’ambito delle iniziative promosse dal Coni destinate alla popolazione detenuta e finalizzate a promuovere i valori dello sport come strumento di sviluppo e di inclusione.

Se, come spesso si dice, lo sport è una palestra di vita, l’evento rappresenta la conclusione di un percorso di crescita importante, nella misura in cui ha consentito ad ognuno dei partecipanti di acquisire valori significativi quali la costanza, la perseveranza e la solidarietà»”.

Il progetto è stato fortemente voluto dal presidente del Coni Lazio Riccardo Viola:«“Quella della rieducazione attraverso lo sport è una sfida impegnativa - ha detto - e passa attraverso questi progetti che mirano al potenziamento dell’autostima, allo sviluppo del potenziale personale, e al recupero di quei valori come la legalità, la lealtà e la cooperazione. Lo sport come sempre è uno degli strumenti più potenti per evolvere e diventare persone migliori».

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