Civita Castellana, lo scrittore Santori ha dedicato una poesia
agli ex compagni di squadra

Civita Castellana, lo scrittore Santori ha dedicato una poesia agli ex compagni di squadra
di Paolo Baldi
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Domenica 14 Ottobre 2018, 10:49
Il settimo Memorial Tonino Gasperini è stato aperto da un intervento dello scrittore civitonico, ex calciatore del Polisportiva San Lorenzo di Civita Castellana Sandro Santori ora residenti a Bologna.
Ha raccontato con ironia e affetto le caratteristiche dei suoi compagni di squadra con cui ha vinto il campionato provinciale nella stagione 67-68.  L'intervento è stato lungamente appaludito dai presenti.  
Il titolo: Era quell’anno lì, e c’erano questi giocatori qui
Il testo:
 "In quella squadra c’era Caporicci Lui ha molti centimetri e usa soltanto modi spicci
• e c’era pure Corazza Prima sorride e poi ti strapazza •
e c’era pure Scopetti Tu lo guardi in faccia, te la fai addosso e lo rispetti •
e c’era pure Quirini Puoi fermarlo, se gli spari coi piombini •
e c’era pure Marchetti Non lo superi nemmeno se lo affetti •
e c’era pure Marcantoni Quello metteva la palla nei cantoni • e c’era pure Molinari Corre corre corre, corre pure a piedi pari •
e c’era pure Armagno Paziente e spietato come un ragno •
e c’era pure Basili Tu lo fermi se gli spari coi fucili •
e c’era pure Fabiani Toccava la palla come i brasiliani •
e c’era pure Granatelli Si tuffava e planava tranquillo, come gli uccelli •
e c’era pure Flori Se ti sfiora lui, solo se ti sfiora, sono dolori •
e c’era pure Lazzari Carletto Sta a sinistra, con lo scatto secco e netto •
e c’era pure Fabbri C’è poco da fare, lui fa gol anche se ti arrabbi •
e c’era pure Santori dove mette i piedi lui, non crescono più fiori •
e c’erano i fratelli Gasperini Tutti e due non lucidavano gli scarpini,
Il Gasperini portiere aveva un fratello
Un tipo alto biondo e bello me ricordo, si mo ce penzo si chiamò forse Vincenzo?
Il portiere era Tonino
Non lo vedo stasera qui
Ma se siamo in tanti qui
In qualche modo lui ci sta vicino..
La serata è stata condotta da una brillante Paola Angeletti.


 
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