“La realizzazione di una o più centrali geotermoelettriche sarebbe un’altra mazzata per il nostro territorio – dice il sindaco di Tuscania, Fabio Bartolacci - Stiamo già subendo una concentrazione massiva di impianti per la produzione di energie rinnovabili, eolico e fotovoltaico. Per cui siamo contrari”. Preoccupato che “le perforazioni in profondità possano innescare scosse telluriche”, il sindaco di Tessennano, Ermanno Nicolai: “La nostra zona, come tutte quelle limitrofe alla faglia del lago di Bolsena, è classificata ad alto rischio sismico. Tessennano e Tuscania, ricordo a tutti, hanno subito l’azione del terremoto del 1971. Sono convinto che alla luce di questi elementi la Regione non concederà alcuna autorizzazione”.
Nuovi progetti di geotermia industriale nella Tuscia, i comuni preparano le osservazioni da inviare in Regione.
Sull’energia green, Bartolacci chiede un cambio di passo a livello regionale: “Serve una presa di posizione forte. Vanno individuate le aree idonee e non a questi progetti. Ci aspettiamo dal neo presidente Rocca un atteggiamento diverso rispetto a quello avuto da Zingaretti, che in questi anni ha lasciato tutto al caso”.
Si muove anche Bolsena, comune che negli anni passati ha guidato la battaglia dei comuni intorno al lago contro l’impianto di Castel Giorgio. Parla il sindaco Paolo Dottarelli: “Sulla geotermia mettiamo in campo le nostre preoccupazioni di sempre. Significa non frenare assolutamente le nuove soluzioni da un punto di vista energetico, ma salvaguardare la nostra economia e i nostri equilibri ambientali. Due gli aspetti: la tutela del bacino idropotabile del lago di Bolsena”. E poi un presunto aumento rischio di sismicità connesso a questo genere di attività, per Dottarelli reale: “Ce ne parlano molti esperti”.
Ermanno Nicolai è pure delegato Ambiente a Palazzo Gentili: “Come Provincia non siamo contrari a indagine esplorativi per le energie alternative, ma chiediamo alla Regione una condivisione per riuscire a pianificare meglio le attività su tutto il territorio”.