Nuovi indagati per lo stupro a Viterbo: aiutarono i due accusati a cancellare le tracce

Nuovi indagati per lo stupro a Viterbo: aiutarono i due accusati a cancellare le tracce
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Mercoledì 22 Maggio 2019, 12:26 - Ultimo aggiornamento: 19:57

Stupro al pub di Casapound, spuntano altri indagati. Si tratta di ragazzi che avrebbero ricevuto il video della violenza per poi consigliare a Riccardo Licci e Francesco Chiricozzi di cancellare immediatamente tutte le immagini. La Procura ha aperto un fascicolo per favoreggiamento, sul quale però al momento non comparirebbe alcun nome e cognome. I dati anagrafici saranno inseriti solo al termine della perizia informatica, a cura dell'ingegnere Sergio Civino, che sta esaminando il contenuto dei telefonini dei due accusati e sta tentando di recuperare tutti i dati cancellati prima dell'arrivo delle forze dell'ordine.

La notte tra l'11 e il 12 aprile Licci e Chiricozzi avrebbero violentato, a turno e per più di tre ore, una 36enne conosciuta qualche ora prima in un locale a Viterbo. La brutale violenza è stata ripresa a turno dai due ventenni; le immagini raccontato scene raccapriccianti che gli stessi ragazzi al termine della notte brava avrebbero inviato ad amici e parenti. Due le chat di gruppo che avrebbero ricevuto i video e le foto: il gruppo Bazzi e Blocco studentesco. In entrambi era presente Daniele de Bracciano (utente così memorizzato nel telefono di Licci) che senza indugi avrebbe consigliato di cancellare tutto. «Fai così, chiamalo e dije che arrivano le guardie a perquisì Regà cancellate le chat che sto giro so ca per tutti».

Daniele è quasi profetico. Come se sapesse già in che guai si stavano per cacciare. I video sono stati ricevuti anche dal padre di Licci e da Dodo che arrivano alla stessa conclusione: «Riccà leva tutti i video di corsa». La corsa però non è bastata. La Squadra mobile, mandato alla mano, è arrivata a sequestrare i telefoni. Appena qualche ora dopo che la 36enne si è presentata al pronto soccorso coperta di lividi. Qui la ragazza sarebbe stata consigliata da qualcuno di farsi visitare anche per una presunta violenza sessuale.

«Sapevo di essere stata violentata ha raccontato ieri durante l'incidente probatorio anche se non ricordo nulla». I risvolti sul caso però non sono ancora terminati. Al vaglio degli inquirenti anche le testimonianze dei ragazzi che avrebbero visto la 36enne e i due indagati al Toto's, prima che si consumasse lo stupro. Uno di loro avrebbe detto di aver visto la ragazza in atteggiamenti intimi con un'altra persona, mostrando i tatuaggi. Per confutare le parole del testimone, ieri l'avvocato della donna ha depositato foto dei tatuaggi della donna, presenti solo sulla caviglia. A spegnere ogni dubbio sulla disponibilità della donna ci ha pensato lei stessa: «Abito a cento metri dal pub, se avessi voluto fare qualcosa con loro li avrei invitati a casa mia».

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