Non riesce a compare casa e aggredisce agente immobiliare

Aula di Tribunale
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Giovedì 27 Maggio 2021, 06:30

Calci e pugni ad agente immobiliare perché non riesce a comprare la casa dei suoi sogni, a processo per lesioni potenziale acquirente.

«Ero a Corchiano con una coppia di ragazzi - ha spiegato la vittima -, avevo appena finito di mostragli una casa che volevano comprare. Ci stavamo salutando quando all’improvviso sono stato colpito alla testa da dietro. Non ho visto chi era, all’inizio. Sono caduto a terra. E mentre ero lì sono stato investito da calci e pugni su tutto il corpo. Solo quando sono riuscito ad alzarmi l’ho visto in faccia e l’ho riconosciuto». L’agente immobiliare, parte civile nel processo, ieri mattina ha raccontato l’aggressione, avvenuta il 29 giugno del 2017, senza tralasciare alcun particolare.

«Ho riconosciuto l’aggressore - ha detto ancora - perché qualche tempo prima stava per comprare una casa, ma alla fine la vendita è saltata. Era con un’altra persone, che però non avevo mai visto. Mentre mi tirava pugni sul viso, mi gridava che tanto sapeva dove abitavo». I carabinieri della stazione di Corchiano arrivati sul posto hanno raccolto la testimonianza dell’agente che subito dopo si è presentato al pronto soccorso. «Ero ricoperto di sangue - ha continuato -, avevo il labbro spaccato, un sopracciglio aperto e il naso rotto.

Per sistemarlo ho dovuto subire anche un intervento che non ha risolto completamente la situazione».

A spiegare cosa abbia spinto l’imputato a scagliarsi contro l’agente resta ancora un mistero. A raccontarlo sarà proprio lui nelle prossime udienza, quando si potrà sottoporre all’esame dell’imputato. Ieri in udienza ha testimoniato anche la coppia che avrebbe assistito al pestaggio, raccontando l’agguato alle spalle. «Non era la prima volta che si presentava - ha concluso la vittima - alcuni giorni prima era entrato in agenzia, io non c’ero in quell’occasione, e aveva minacciato tutti. I miei colleghi hanno sporto denuncia e so che il procedimento sta andando avanti. Questa situazione mi ha scosso molto, non solo a livello fisico. Da quattro anni non lavoro più a Corchiano anche se fa parte del mio bacino».

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