Nessuna estorsione mafiosa. I fratelli Rebeshi escono dal processo davanti al collegio con accuse ridimensionate e una piena assoluzione. L’assoluzione è per Ismail, il quarantenne albanese già condannato in primo e secondo grado per associazione a delinquere di stampo mafioso. Condannato a 5 anni invece per fratello minore David, per lui però nessuna aggravante mafiosa.
L’estorsione era “semplice” per il collegio del Tribunale di Viterbo. I due fratelli albanesi sono finiti al centro di un’inchiesta aperta quando Ismail era già dietro le sbarre per una doppia accusa di spaccio e mafia. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti avrebbe continuato a impartire ordini ai suoi familiari per rientrare di alcuni debiti. In particolare avrebbe manifestato a suo fratello David Rebeshi, in quel breve frangente ancora libero, la necessità di andare a recuperare crediti presso due piccoli imprenditori, con diversi precedenti penali. I due, un ristoratore (parte civile assistita dall’avvocato Luigi Mancini) e tuttofare nel campo della compravendita di automobili, hanno testimoniato durante il processo mostrando spesso terrore nei confronti degli albanesi. Rebeshi junior, con l’aiuto di 3 ventenni albanesi - condannati in appello a quasi 9 anni di carcere - avrebbe minacciato e inseguito i due presunti creditori del fratello.
Per questi fatti, il pm antimafia Fabrizio Tucci aveva chiesto 12 anni e mezzo di carcere sia per Ismail che per David Rebeshi.
«La famosa mail scritta durante la detenzione e inviata al fratello - dimostra che non c’entra. Non di certo la prova che sia stato lui a spingere per far mettere in atto l’estorsione. Ismail non faceva paura a nessuno e lo confermano tutti i testimoni. Da parte sua, visto che era in carcere, non c’è stata alcuna istigazione». L’impianto della difesa, che sembrerebbe essere stato accolto dal collegio, mirava a far cadere la posizione di Ismail Rebeshi per togliere di mezzo l’aggravante mafiosa. Cosa che è puntualmente accaduta. Facendo così scendere la pena comminata al fratello David. Il collegio per Rebeshi junior ha anche ordinato l’espulsione e il pagamento di 2mila euro in favore dell’unica parte civile.