Veleni in agricoltura, il sindaco non cede. Diventa un caso il divieto di Nepi

Veleni in agricoltura, il sindaco non cede. Diventa un caso il divieto di Nepi
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Venerdì 23 Aprile 2021, 10:16 - Ultimo aggiornamento: 14:59

Divieto sull'impiego indiscriminato dei fitofarmaci in agricoltura, il sindaco di Nepi Franco Vita non arretra sull'ordinanza da lui firmata nel marzo scorso. E mette nel mirino la Coldiretti e la Provincia.

Il primo cittadino della città delle acque minerali ha trovato come alleati il Biodistretto, che intende proporre un referendum sullo stesso tema, e la sponda dei colleghi delle amministrazioni comunali di Gallese, Corchiano, Calcata e Faleria. Ma quello che salta all'occhio sui vari social è il grande consenso popolare sull'argomento riscosso da Vita, che non ha nessuna intenzione di indietreggiare. Anzi, si è arrotolato le manche dalla camicia per affrontare con decisione chi vuole contestarlo.

«Se qualcuno crede di intimidirmi - ha detto d'acchito il sindaco di Nepi - e costringermi a revocare la mia ordinanza, è sulla strada sbagliata. Anche perché nel mio Comune il responsabile della salute sono io». Poi la stoccata alla Provincia. «Improvvisamente ha detto - viene convocata una commissione provinciale per dare un indirizzo, a livello generale, sull'utilizzo dei fitofarmaci. Indirizzo che non ha nessun valore, perché può dare solo indicazioni».

A Vita sono balzate agli occhi una serie di iniziative che lo hanno lasciato perplesso, come quella della documentazione sull'ordinanza richiesta dell'associazione dei nocciolicoltori Assofrutti. «Lo scopo, secondo me dice ancora Vita è dovuto al forte movimento di interessi dei produttori di nocciole, che non sono di Nepi, e che hanno investito su terreni del nostro territorio.

Con lo scopo di devastare e distruggere la nostra biodiversità. Sono state messe in giro notizie false per sollevare gli agricoltori contro l'ordinanza, che invece garantisce l'agricoltura convenzionale e privilegia quella biologica nelle zone di salvaguardia. Viene sì vietato l'impiego del glifosate, che è un potente erbicida che inquina, e vengono vietati i neonicotinoidi che uccidono le api».

Secondo il sindaco di Nepi anche la battaglia della Coldiretti è su basi sbagliate. «Voglio ricordare al suo presidente di Viterbo che la sua organizzazione, in altre regioni, ha portato avanti la battaglia contro il glifosate. Quindi si metta d'accordo con i suoi colleghi». Sull'argomento non è stato da meno il presidente del Biodistretto locale, Famiano Crucianelli.

«La posizione della Coldiretti ha sottolineato - contro il sindaco di Nepi e contro quei comuni che vietano l'uso del glifosate è irresponsabile. I sindaci devono prima di tutto tutelare la salute delle persone e l'uso scriteriato della chimica in agricoltura, pregiudica la fertilità futura delle nostre campagne. E inquina quel bene primario che è l'acqua».Se da parte delle associazioni di categoria e dei produttori continuerà il contrasto al metodo Vita il Biodistretto «è pronto a sostenere i sindaci in tutte le sedi e a sostenere anche una consultazione popolare».

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