Nel bilancio approvato a palazzo dei Priori c'è un'idea di città. «Soltanto grazie alla minoranza»

Nel bilancio approvato a palazzo dei Priori c'è un'idea di città. «Soltanto grazie alla minoranza»
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Sabato 20 Aprile 2019, 11:53 - Ultimo aggiornamento: 12:57

Da una parte il tridente, che voleva fare gol per rivitalizzare il centro storico. E dall'altra? «Il nulla». La risposta è unica, anche se loro provengono da esperienze molto distanti: Fabrizio Purchiaroni (ieri Forza Italia, oggi gruppo misto), Alvaro Ricci (Pd) e Giacomo Barelli (Viva Viterbo).

La triade aveva un progetto strutturato, che però si è scontrato con il muro di gomma della maggioranza. Ricci ha puntato tutto sui fondi dell'imposta di soggiorno per accendere 4 milioni di muti, «anche grazie alle opportunità concesse dalla legge di bilancio, che ha cambiato i vincoli sul patto di stabilità. Non so quanto dureranno». Dentro c'erano la musealizzazione di palazzo dei Priori, il museo multimediale delle Macchine di Santa Rosa sotto i portici, il trasferimento della sala del consiglio all'ex tribunale e tante altre idee.

«Tutto collegato: se togli un pezzo, cade l'impianto. Con 4 milioni si poteva far partire un circolo virtuoso che avrebbe fatto entrare dai 100 ai 150 mila euro l'anno». Questo grazie al biglietto unico col museo del Colle del duomo, «non certo con il teatro Unione». Da qui l'effetto traino sull'economia e il turismo. «Ma alle nostre proposte hanno contrapposto il nulla». Copertura di parte dell'affitto per chi abita in centro, agevolazioni per chi ci apre o trasferisce le proprie attività: ecco altre proposte, alcune delle quali condivise con Barelli, che si integravano con quelle di Ricci.

«La nostra spiega l'esponente di Viva Viterbo era un'idea organica rispetto al nulla della maggioranza. Toccava economia, cultura e turismo, con progetti su torre civica, portici, incentivi per chi abita e lavora dentro le mura. Abbiamo capito che grazie alle maglie allargate del patto di stabilità si sarebbe potuto fare qualcosa per il centro, un rilancio vero». Tutto ignorato dalla maggioranza. «Anche l'approvazione isolata dell'emendamento 5 Stelle sulla torre è la dimostrazione che non hanno una visione completa. Ma il lavoro prosegue perché abbiamo visto un solo progetto: il nostro», dice Barelli.

Quattro linee di intervento per Purchiaroni: «Incentivi a chi si trasferisce in centro, oggi infatti le case sono vuote; alle attività commerciali, perché se i turisti trovano tutto chiuso non vengono più; ai residenti, per la riqualificazione delle facciate». Infine la sicurezza: «Serve una pattuglia di polizia locale per il controllo nelle ore serali e notturne, da ora a Natale. Era tutto connesso, hanno tolto un'opportunità alla città. C'era una certa affinità con alcune parti della minoranza? Vero: bisogna guardare le idee rispetto ai problemi, piuttosto che l'appartenenza partitica». Dall'altra parte dei banchi cosa c'era? «Niente conclude l'ex Fi - un elettrocardiogramma piatto».
 

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