Movimento 5 Stelle, dopo Rousseau spunta l'Isa Viterbo: fu al centro dell'inchiesta sulle tangenti Asl

La sede dell'Isa a Viterbo
di Giorgio Renzetti
2 Minuti di Lettura
Domenica 6 Giugno 2021, 19:43 - Ultimo aggiornamento: 20:37

Il dopo Rousseau per il Movimento 5 Stelle sembra transitare anche da Viterbo. Dopo la lunga discussione sul trattamento dei dati della piattaforma digitale pentastellata, l'annuncio di un accordo tra le parti in causa ha portato all'individuazione di due società. Una di queste è l'Isa srl con sede nel capoluogo viterbese. Azienda storica, specializzata in reti informatiche, negli anni a cavallo del 2010 al centro di una lunga inchiesta per corruzione. 

L'ex premier Giuseppe Conte e Davide Casaleggio, firmata una pace facilitata dall'intervento del Garante della Privacy, hanno convenuto di formalizzare la consegna dei dati degli iscritti. "Il Movimento, nell'affermare di avere provveduto alla nomina di nuovi soggetti quali responsabili del trattamento (Corporate Advisor srl, Isa srl e un notaio in Roma), ha illustrato precise modalità tecniche di trasferimento dei dati in questione", è stato annunciato. Conte e Rousseau avrebbero chiuso, secondo indiscrezioni, a una cifra attorno ai 250mila euro, da pagare in un lungo periodo da parte del nuovo Movimento. Al quale gli eletti devono, mensilmente, mille euro.

Tra gli eredi di Rousseau, nuovi responsabili sui dati degli iscritti, compare dunque l'azienda informatica con sede in via Cardarelli. La Isa srl da anni si occupa di software per aziende, in particolare quelle pubbliche, e non, della sanità. L'Isa, capitale sociale di 100 mila euro, ha oggi una ventina di dipendenti, Nel 2009 l'allora presidente del cda dell'impresa, Alfredo Moscaroli, fu arrestato per corruzione aggravata, nell'nell'ambito dell'inchiesta sulle presunte tangenti alla Asl viterbese.

Moscaroli veniva indicato dalla Procura come il pagatore di mazzette a un dirigente del servizio informatico dell'azienda sanitaria, per ottenere le forniture di prodotti, in via diretta e senza gara di appalto, per l'Isa. Moscaroli al processo - dopo aver scritto un lungo memoriale in carcere - tracciò un inquietante spaccato dell'Italia delle mazzette, dall'epopea di Tangentopoli ad allora, rivelando in aula come già nel '92 pagasse «100 milioni di lire l'anno di tangenti all'allora presidente della Usl Viterbo».

Il lungo procedimento giudiziario, con decine di imputati, si concluse dopo circa 10 anni, nel gennaio 2019 con una lunga sequenza di assoluzioni e piccole condanne. L'Isa è ancora oggi impegnata nei software per la sanità: gestione erogazione farmaci, vaccinazioni, ricette e fatture elettroniche.

Gran parte degli appalti sono con le aziende sanitarie del Lazio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA