Passante di Monteromano, i tempi per il bando si allungano. Testa: ''Se serve chiederemo tavolo''

Passante di Monteromano, i tempi per il bando si allungano. Testa: ''Se serve chiederemo tavolo''
di Simone Lupino
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Sabato 6 Agosto 2022, 06:55 - Ultimo aggiornamento: 20:22

Orte-Civitavecchia, si allungano i tempi per la gara. Il 16 maggio in una seduta della commissione regionale trasporti era stato ipotizzato che il bando per il primo stralcio dei lavori tra lo svincolo di Monteromano e quello di Tarquinia sarebbe stato pubblicato entro la fine di luglio, ma a oggi tutto tace. A complicare i piani la richiesta di integrazioni documentali inviata il 27 luglio all’Anas dal Ministero della Cultura (direzione generale Archeologia, Belle arti e Paesaggio). A questo punto nessuno è in grado di fare previsioni. C’è chi parla di settembre o di ottobre. Ma si tratta di ipotesi.
“A quello che mi risulta – dice il sindaco di Monteromano Maurizio Testa - la società sta cercando di superare le criticità segnalate dal Mic. I tecnici di Anas vengono spesso sul campo per verifiche e sopralluoghi. Non ho motivo di preoccuparmi. Nel caso in cui le eventuali problematiche non si dovessero risolvere in tempi celeri, allora il Comune di Monteromano è pronto a farsi promotore di un tavolo tra tutti gli attori coinvolti per trovare una soluzione”.
Il Ministero segnalava, tra i vari punti, che “il progetto risulta particolarmente complesso e sovra-strutturato in corrispondenza dello svincolo di Monte Romano Est”. "Si ritiene - proseguiva la lettera - che l’insieme delle opere progettate relative alla realizzazione del tracciato del primo stralcio della SS 675, anche della viabilità di raccordo con la viabilità locale esistente (rampe, bretelle, rotatorie, sottopassi), sia fortemente impattante nei confronti del corso d’acqua tutelato denominato Fosso Lavatore”. Per cui venivano chieste modifiche.
Oltre all’istanza del Mic, al Ministero della Transizione ecologica sono arrivate anche le osservazioni di alcune associazioni ambientaliste secondo le quali sarebbe illegittima la scelta di dividere il tracciato in due, in quanto la procedura di Via dell’opera andrebbe eseguita su un progetto unico.
“Come Ance – spiega il delegato per le infrastrutture, Fabio Belli – speriamo che queste osservazioni vengano respinte, altrimenti rischiamo di non uscirne mai. Da qualche parte la strada deve passare. Superare l’arco di Monteromano subito è fondamentale. Fermo restando che l’opera deve essere completata fino all’autostrada. Per cui bisogna già adesso iniziare a pensare a come realizzare il tratto finale. Lì la zona è estremamente vincolata, sorgeranno sicuramente altre problematiche”.
“Onestamente non pensavamo di trovarci ancora in una situazione del genere” dice ancora Belli, annunciando che Anche “è comunque disponibile a sedersi intorno ad un eventuale tavolo”. “Noi – sottolinea - non abbiamo mai creato nessun tipo di problema. E continueremo a collaborare come abbiamo sempre fatto con il commissario. Senza ricorsi e opposizioni la strada sarebbe già conclusa da tempo”.
Intanto, secondo quanto appreso da Ance, la scadenza del finanziamento di 200 milioni del Psc “Piano sviluppo e coesione”, fissata inizialmente per la fine di dicembre prossimo, è stata rinviata a fine giugno 2023. “Questo non significa che dobbiamo abbassare la guardia. Anzi, sarebbe doppiamente grave. Su opere così importanti il tempo passa in fretta. Significa che se non facciamo subito questo tratto, allora c’è veramente il rischio di perdere quei fondi”, conclude Belli.
 

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