Monterazzano, continuano i flussi extra. «Senza nuova discarica a luglio i viterbesi dovranno smaltire altrove»

Monterazzano, continuano i flussi extra. «Senza nuova discarica a luglio i viterbesi dovranno smaltire altrove»
di Simone Lupino
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Mercoledì 9 Novembre 2022, 05:35 - Ultimo aggiornamento: 19:33

Tempo scaduto alla discarica di Monterazzano, è arrivata l’ora del nuovo invaso da quasi un milione di metri cubi. Come utilizzarlo spetterà poi alle istituzioni deciderlo. “Io lo utilizzerei solo per Viterbo e Rieti, ma noi siamo solo gli operatori, non ci compete”.

Così l’amministratore delegato di Ecologia Viterbo, l’ingegner Pierpaolo Lombardi, che più volte in questi mesi ha lanciato l’allarme sull’esaurimento delle volumetrie disponibili nell’impianto di strada Lemme causa conferimenti extra. L’ultimo aggiornamento è di ieri: “Di questo passo – spiega Lombardi - rischiamo di chiudere tra luglio e settembre. Se siamo bravi potremmo arrivare a ottobre: i volumi in discarica sono difficili da prevedere con la massima precisione. A quel punto anche la provincia di Viterbo dovrà smaltire i rifiuti altrove". Con aggravio dei costi per i viterbesi: “A meno che non realizziamo la nuova discarica”.

Non si sono interrotti i flussi di immondizia dai territori "non autonomi". Lo stop era previsto per i primi di novembre, raggiunte“  50 mila tonnellate pattuite a inizio anno. Con l’avvicinarsi del giorno X, La Regione aveva scritto alle province di Frosinone e Latina (Roma per ora continua a conferire ad Albano), sollecitandole a dotarsi di impianti propri o a trovare altri sbocchi. Invece non è andata esattamente così. “I conferimenti? Conclusi no, dimezzati: da circa 500-600 tonnellate al giorno siamo scesi a 300 circa – afferma Lombardi -. Il piano per questa settimana e la prossima è di 250.

Per quanto tempo ancora? Non ci hanno dato una scadenza. La Regione ci ha contattati dopo il primo novembre chiedendo ancora aiuto. Noi gli abbiamo risposto ok: ma diminuiamo i flussi e affrettatevi a trovare una soluzione".

Il fatto è che, a detta dell’amministratore di Ecologia, a regnare è l’incertezza: “Non hanno un'altra discarica. Non sanno dove aprirla. Confidano nell’aiuto che Viterbo può continuare a dare. Finché noi abbiamo un minimo di disponibilità se la prendono, sperando nel miracolo. Mi viene da pensare solo a questo".

Sul tavolo intanto è arrivato il progetto per il nuovo invaso a Monterazzano: “Lo abbiamo presentato”. Il quarto: quasi un milione di metri cubi (960.000). “Adesso – prosegue Lombardi - sta alle istituzioni decidere come vogliono utilizzarlo. Io lo utilizzerei per Viterbo e Rieti, ma noi siamo gli operatori. Vorremmo solo chiarezza, perché eventualmente ci dovremmo organizzare di conseguenza, assumendo più personale e acquistando nuovi mezzi. Siamo strutturati per gestire i rifiuti di Viterbo e Rieti, non possiamo lavorare sempre in emergenza come adesso”.
C’è chi ha ipotizzato che la maxi volumetria prevista per il nuovo invaso lascerebbe intendere che in futuro si pensa ancora al conferimento di rifiuti da fuori provincia. “Da parte nostra no. Il progetto è studiato per garantire tranquillità a Viterbo e Rieti per i prossimi 15-20 anni, senza stare a chiedere periodicamente ampliamenti su ampliamenti”, conclude Lombardi.
 

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