Montefiascone, "Quelli che il cacio" in difesa della tradizione dei grandi formaggi

Montefiascone, "Quelli che il cacio" in difesa della tradizione dei grandi formaggi
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Martedì 3 Marzo 2015, 19:51 - Ultimo aggiornamento: 19:52
Pronti a tavola: partirà lunedì 9 marzo alle ore 19,30 il ciclo di 4 incontri "Quelli che il cacio" organizzato dal Marrugio e dall'Associazione GourmArt (con il patrocinio di Coldiretti e Confesercenti) presso il salone dell'Antico Borgo La Commenda a Montefiascone.



"Premesso che in un territorio vocato alla pastorizia e con una lunga tradizione casearia, non vogliamo insegnare come si fa il formaggio, l'intento di questi incontri è di informare ed educare i partecipanti sulle caratteristiche organolettiche (con ampio spazio ad esercitazioni e degustazioni), sull'uso e consumo, oltre che sulla presentazione (visiva e "raccontata") di questo prezioso alimento", precisa Sergio Grasso, antropologo alimentare, docente universitario, autore e conduttore televisivo in programmi legati alla cucina e all’enogastronomia nonchè relatore di "Quelli che il cacio".



"L'obiettivo - spiega Luigi De Simone, presidente del Marrugio - è quello di fare cultura del formaggio in tutte le sue declinazioni dando particolare enfasi su quegli aspetti che permettono di poter fare marketing di questo prezioso e variegato prodotto, con particolare riferimento a quello della Tuscia Viterbese".



Gli incontri si terranno nei 4 lunedì di marzo, a partire dal 9 (orario: 19,30 - 22,00) e vi si svolgeranno attività pratiche di cagliatura del latte, stagionatura del formaggio, taglio e servizio, oltre alla preparazione di burro, yogurt e ricotta alternate a momenti teorici con l’approfondimento sulla storia e la tradizione dei vari formaggi del mondo.
Ampio spazio sarà dato agli aspetti sensoriali, focalizzando l’attenzione sulla qualità delle materie prime, sulla degustazione e sull’abbinamento con vino, pane, confetture, mieli e mostarde. A questo scopo saranno presentate e assaggiate oltre venticinque tipologie di formaggi, “sposati” a non meno di quindici vini e altrettante tipologie di pani da tutt’Italia.
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