Montefiascone, alla Commenda il varietà e l'arte amatoria di Lina Cavalieri

Montefiascone, alla Commenda il varietà e l'arte amatoria di Lina Cavalieri
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Giovedì 24 Luglio 2014, 14:46 - Ultimo aggiornamento: 25 Luglio, 11:46
Venerd all’antico borgo “ La Commenda” una serata all’insegna dell’arte, la bellezza, l’eleganza e la sensualità di un personaggio straordinario.



L’argomento oggetto dell’incontro culturale - gastronomico sarà, infatti, collegato a colei che fu definita “ la donna più bella del mondo”: Lina Cavalieri.



Sarà Bonafede Mancini a raccontare agli ospiti di “ La Commenda” la storia di questa donna la cui vita è avvolta da quel mistero che molto spesso rende difficile distinguere la realtà dalla leggenda.



Nata nel 1875 nel piccolo centro di Onano, anche se le biografie più aggiornate la preferiscono nata a Roma, Lina Cavalieri iniziò la sua carriera a quindici anni come cantante di caffè-concerto divenendo, in poco tempo, una delle più note vedette della Belle Epoque.



Abbandonato il mondo del varietà, si dedicò alla lirica debuttando al San Carlo di Napoli come protagonista della Bohème di Puccini. Il successo riportato le schiuse le porte dei maggiori teatri del mondo; si esibì a Lisbona, Varsavia, Pietroburgo e, in seguito, al Metropolitan Opera Company di NewYork dove ebbe come partner Enrico Caruso.



Ovunque apparisse, elegante e fatale, sconvolgeva le platee anche se alcuni critici attribuivano alla sua conturbante bellezza il merito dei trionfi raggiunti. La cosa certa è che Lina ha rappresentato un mito; le donne ne imitarono la pettinatura, gli abiti, i gesti; gli artisti la seguivano per i ritrarla; gli uomini spasimarono per lei.



D’Annunzio, dedicandole una copia del suo romanzo Il Piacere, la definì “ massima testimonianza di Venere in terra”.



L’unico grande e costante amore di Lina fu l’arte mentre i suoi rapporti sentimentali furono turbolenti.



Sembra che abbia ricevuto 840 richieste di matrimonio; tra quelle andate a buon termine si mitizzano l’unione con un principe della nobiltà russa e quella con un miliardario americano. Tra i suoi numerosi sfortunati corteggiatori vi fu anche Davide Campari il quale, da buon imprenditore, nel seguire la cantante nei suoi concerti in Europa, ne sfruttò la fama per promuovere i propri elisir, Cordial e Bitter.



Si racconta che un’indovina predisse alla Cavalieri una morte violenta. Così fu. Nel 1944 durante un attacco aereo, una bomba distrusse la sua villa fiorentina seppellendola sotto le macerie.



In occasione del suo funerale lo scrittore Gustavo Traglia scrisse:



“ Dietro al suo carro in quei giorni tristi e dolorosi c’erano un prete, sei persone e una folla di ricordi che però nessuno vide”.

































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