Montalto in Talete, a vuoto riunione in Prefettura senza Ato e società: lavoratori in bilico

Montalto in Talete, a vuoto riunione in Prefettura senza Ato e società: lavoratori in bilico
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Giovedì 27 Gennaio 2022, 07:00

Montalto ambiente, a vuoto il tavolo convocato ieri in Prefettura. Si sarebbe dovuto definire il passaggio dei 10 dipendenti della società partecipata dal Comune a Talete, contestualmente alla cessione del servizio idrico, ma all’appuntamento la spa e l’Ato hanno dato buca. Se i sindacati temono «partite politiche sulle spalle dei lavoratori», il vice sindaco Luca Benni è fiducioso: «Sarebbe una sconfitta che non è nell’interesse di nessuno».

Il primo round si era svolto il 31 dicembre, ieri poi si sono presentati solo il Comune di Montalto di Castro e i sindacati. «Le organizzazioni sindacali - dicono Fabrizio Mastrogiovanni (Femca Cisl) e Mauro Vaccarotti (Filctem Cgil) hanno manifestato la loro preoccupazione è il disappunto» e ora auspicano «un prossimo celere incontro. La speranza è che sulla pelle dei lavoratori non si giochino partite politiche e che eventuali bracci di ferro vengano risolti velocemente con unico obbiettivo di garantire soluzione e stabilità del livello occupazionale».

Benni però non vede nero. «Sono molto rammaricato – spiega – ma i rapporti con Talete e con il presidente Salvatore Genova sono buoni, la società è disponibilissima ad assorbire i lavoratori».

Con l’Ato «ci incontreremo domani in Comune: dobbiamo cercare  di chiudere la partita salvaguardando la parte occupazionale, che i sindacati giustamente caldeggiano. I lavoratori devono transitare in Talete, ma non bisogna sbagliare nulla. Per questo abbiamo chiesto la presenza dell’Ato».

Il vice sindaco assicura che «il Comune non tralascerà nulla: perdere professionalità così elevate, che conoscono perfettamente ciò che succede a livello idrico, sarebbe una sconfitta sociale. Sono sicuro che anche l’Ato stia facendo i passaggi necessari. Confido che si chiuda tutto senza intoppi, anche perché così prevede la legge. Lasciare qualche disoccupato per piccoli cavilli – conclude - in questo periodo sarebbe devastante».

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