«Mia figlia bullizzata da una prof e nessuno fa nulla»: la denuncia al Miur di una madre

«Mia figlia bullizzata da una prof e nessuno fa nulla»: la denuncia al Miur di una madre
di Federica Lupino
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Martedì 1 Novembre 2022, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 19:59

“Mia figlia bullizzata da una insegnante e nessuno prende provvedimenti”. La denuncia è della madre di una 12enne che frequenta una scuola del Viterbese.

Gli episodi a cui fa riferimento risalgono ai primi di ottobre: da allora la ragazzina non segue più le lezioni tenute dalla docente perché ha paura: “Sono costretta ad andarla a prendere prima. Questa situazione le sta provocando enorme disagio ma, a quanto pare, poco interessa alle istituzioni”. I fatti li racconta all’interno di una lettera inviata per Pec, oltre che all’ufficio scolastico provinciale, persino al Miur.

"Ho denunciato tutto al ministero, sperando che in questo modo intervengano dall’alto. Altrimenti proseguirò per altre vie”, continua la donna. Nella missiva denuncia: “Il 6 ottobre l’insegnante – scrive - fuori la classe al cambio dell’ora, mentre mia figlia gettava la carta nel cestino, l’ha presa per le braccia scuotendola e urlandole contro. Questo episodio si è verificato davanti ad altri ragazzi che uscivano dalla palestra. All’ora successiva la docente aveva lezione proprio con loro, quando le hanno chiesto il perché di quel gesto lei ha risposto dicendogli che mia figlia non la devono frequentare perché è una maleducata”.

Spiegazione che i ragazzi riportano alla compagna dell’altra classe, la quale poi racconta tutto alla madre. “L’8 ottobre – continua la donna - chiedo tramite mail un colloquio urgente con l’insegnante. Il 10 ottobre decido di prendere mia figlia e quindi farla uscire prima da scuola per non farla incontrare con la professoressa, almeno fino al chiarimento sia per quello che aveva fatto, sia per quello che aveva detto.

Mi è stato raccontato che quando la docente è entrata in classe, notando che mia figlia non c’era, ha annunciato che vista l’assenza nelle sue ore, al rientro l’avrebbe interrogata”. 

Tutti episodi che la donna racconta alla dirigente e alla prof nell’incontro del 18 ottobre “ottenuto solo dopo aver scritto al dirigente dell’ufficio scolastico provinciale”, sottolinea. Ma nemmeno quel confronto ha avuto esito risolutivo “perché la prof – sostiene la madre - nega tutto e la dirigente, che giorni dopo mi ha telefonato, sostiene che non deve prendere alcun provvedimento perché ha due versioni diverse. Ma che motivo avrebbe mia figlia di inventarsi tutto? Tra l’altro, ci sono dei testimoni ma essendo minori non li ho tirati ancora in mezzo: lo farò qualora nemmeno la denuncia al Miur servisse. Mi è stata avanzata la proposta di far cambiare sezione a mia figlia: ma perché dovrebbe subire questo ulteriore danno? Lei si trova bene dove sta, con i compagni e con gli altri docenti”.

La madre non intende arrendersi: “Spero – conclude – che il ministero intervenga. È quasi un mese ormai che mia figlia sta perdendo parte delle lezioni per questa situazione. Averla diffamata di fronte a un’altra classe e stranottata nel corridoio non è bullismo? La scuola non dovrebbe contrastare questi fenomeni da chiunque vengano? I ragazzi vanno ascoltati, mia figlia invece non è presa sul serio. Io, in ogni caso, andrò avanti”.

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