Editoria, la rivista Melting Pot si ferma
E' stata la guida della Tuscia per 18 anni

Editoria, la rivista Melting Pot si ferma E' stata la guida della Tuscia per 18 anni
di Simone Canettieri
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Giovedì 2 Gennaio 2014, 20:38 - Ultimo aggiornamento: 3 Gennaio, 05:00
VITERBO - Inutile cercarlo. Il 16 gennaio non lo troverete più nei bar e nemmeno nelle pizzerie, dal parrucchiere o nei negozi d’abbigliamento. Insomma in nessuno dei 700 punti di distribuzione sparsi in tutta la provincia e nelle zone confinanti. Dopo diciotto anni di consultazioni volanti e pagine ripiegate, di appuntamenti e rubriche frizzanti Melting Pot ha sospeso le pubblicazioni.



La rivista quindicinale, pioniera delle free-press viterbesi con diecimila copie di tiratura a numero, si ferma. Stop.



«Non è stato trovato un accordo per passare la gestione del giornale ai nostri collaboratori - dice Mauro Morucci, imprenditore nonché direttore e fondatore di Melting Pot -: per noi adesso si impone una riorganizzazione societaria importante. Stiamo lavorando per fare uscire un nuovo Mp a marzo con innovazioni importanti».



Intanto, però, la guida tascabile al tempo libero della Tuscia non andrà in stampa. «Certo, anche noi abbiamo fatto i conti - continua Morucci - con la crisi del mercato pubblicitario, ma è anche vero che negli ultimi tempi per seguire altri progetti non ho dedicato la giusta attenzione alla rivista e così, in mancanza di un’intesa con i miei collaboratori, ho deciso di prendere questa pausa di riflessione».



MP nacque nel 1996 nella cameretta di Morucci. Oltre a essere bibbia dello svago nostrano e bussola per i teenager è stata anche una palestra per tanti giovani che si sono affacciati nel mondo del giornalismo (di cronaca e sportivo) proprio con rubriche innovative e leggere, ma anche con perle editoriali (dal fotoromanzo Etruskoman ai Racconti di Johnny passando per Genio & Sregolatezza, L’osservatorio cimino, Anche io ho avuto venti anni e L’articolo col Baffo).



Un patrimonio - e una fetta importante del mercato inserzionistico - che Morucci non vuole disperdere. Semmai innovare per renderlo più appetibile.



«Di sicuro - continua - chiuderemo l’edizione di Terni, attiva da circa sei anni, ma i nostri sforzi ora sono concentrati su Viterbo dove vogliamo ritornare a essere protagonisti».



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