Meglio il mare che il vaccino. Sono pochi i ragazzi del Viterbese tra i 12 e i 18 anni che hanno approfittato dell’open day straordinario organizzato dalla Asl per consentire il rientro sui banchi in sicurezza. L’iniziativa straordinaria è partita il 16 agosto e si è conclusa il 22: sette giorni a disposizione per recarsi in uno dei quattro centri vaccinali interessati dall’iniziativa (Santa Maria della Grotticella a Viterbo, Sala Mice a Civita Castellana, Centro diurno a Tarquinia e ospedale di Montefiascone), 6 le linee vaccinali dedicate, per circa 500 slot di vaccini ogni giorno. Ma sul totale di 3.500 dosi Pfizer a disposizione ne sono state somministrate poco più di 700. Una risposta tiepida da parte degli adolescenti della Tuscia, in molti casi dovuta al periodo festivo: molte famiglie in questi giorni sono in vacanza o comunque, temendo eventuali effetti collaterali dopo la somministrazione, hanno preferito rimandare.
Ma i sanitari non demordono. Allo studio iniziative specifiche su cui sta lavorando la Asl per favorire in ogni modo l’adesione da parte dei minorenni alla campagna vaccinale, anche in accordo con i pediatri di libera scelta. L’obiettivo è coprire almeno con la prima dose la maggior platea possibile di studenti che a settembre torneranno a scuola, anche in considerazione dell’elevata percentuale di under18 che si contagiano durante la quarta ondata della pandemia: un quinto circa degli attuali positivi in provincia non ha ancora compiuto la maggiore età.
Una leggera flessione della curva epidemiologia si è intanto registrata ieri.
Sul totale degli attualmente positivi in provincia, ovvero 423, in 13 sono ricoverati per le conseguenze dell’infezione: 4 si trovano in strutture di Roma o Terni mentre 9 vengono assistiti all’interno di Malattie infettive a Belcolle, dove rispetto al giorno precedente, c’è un posto letto occupato in più.