Bagnoregio, il dramma di Maurizio: morto a 25 anni dopo un doppio trapianto di rene, uno donato dal padre

Maurizio Cencioni con fidanzata e genitori
di Regina Villa
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Domenica 9 Agosto 2020, 07:24 - Ultimo aggiornamento: 15 Febbraio, 18:52

Ha lottato, aggrappandosi alla vita fino all’ultimo respiro. E lo ha fatto anche grazie al supporto dei genitori, Luca e Rita, e della fidanzata Chiara che mai hanno smesso di fargli coraggio. Anzi, sono andati oltre: proprio il padre, pochi mesi fa, gli ha donato un rene perché il figlio, nato con problemi di salute, potesse finalmente avere una vita più normale. E invece, nonostante gli sforzi di tutti, Maurizio Cencioni non ce l’ha fatta: si è spento venerdì, ad appena 25 anni.

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Per lui faceva il tifo un intero paese, il suo paese: a Bagnoregio tutti conoscono la sua storia, i sacrifici dei genitori, l’amore che li ha portati a incentrare la loro vita su quel figlio venuto al mondo con i reni che non funzionavano. Anni di dialisi, ma lui guardava avanti: aveva frequentato l’Itas di Bagnoregio ed era in prima linea nel mondo del volontariato. «Aveva fatto parte anche del Comitato festeggiamenti per il patrono. Tutti sapevano chi era e come era Maurizio. Avrebbe compito 26 anni il 7 settembre. Se ne è andato troppo presto», dice il sindaco Luca Profili.

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Troppo presto anche perché le aveva provate tutte pur di costruirsi un futuro con Chiara. Appena le sue condizioni fisiche lo hanno consentito, si è sottoposto al primo trapianto a Siena: il padre gli ha regalato una parte di sé perché Maurizio è un pezzo del suo cuore. Ma, nonostante le speranze della vigilia, il ragazzo ha rigettato l’organo. E però non si è abbattuto nemmeno stavolta: a giugno il secondo trapianto, da un donatore esterno. Stavolta il suo corpo ha accetto il rene che, però, non ha mai fatto il suo dovere come avrebbe dovuto. Finché, una decina di giorni fa, è stato portato a Belcolle per una febbre altissima: l’infezione si era ormai allargata ad altri organi. E lui ieri ha smesso di combattere.

Lutto cittadino a Bagnoregio per dimostrate il grande dolore che ha colpito un’intera comunità. Ieri pomeriggio, alle 17, l’addio nella Concattedrale di San Nicola. Tutti i cittadini e le organizzazioni sociali sono state invitate dal Comune ad esprimere, in forma autonoma, la loro partecipazione alla tragedia, mediante la sospensione delle attività rumorose o che potessero intralciare il rito funebre in segno di raccoglimento e di rispetto. I titolari di attività commerciali hanno abbassato le saracinesche. Ma l’omaggio della sua città non è finito ieri: «Cercheremo di ricordarlo nel migliore dei modi, dedicandogli uno spazio», annuncia Profili.

Tante le parole di affetto che hanno inondato il profilo Facebook del giovane. Come Simone, suo ex compagno all’Itas: «Credo che nessuno possa colmare questo enorme vuoto, ma voglio ricordati con quel tuo sorriso contagioso, con la tua voglia di vivere».

 

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