Maturità, si parte il 21 giugno: 2.552 gli studenti viterbesi alle prese con l'esame

Maturità, si parte il 21 giugno: 2.552 gli studenti viterbesi alle prese con l'esame
di Federica Lupino
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Giovedì 8 Giugno 2023, 05:20 - Ultimo aggiornamento: 9 Giugno, 19:30

Per l’esame di maturità si torna all’antico. Archiviata la Dad introdotta durante la pandemia e superata la fase dei soli orali, gli studenti dei quinti quest’anno saranno alle prese con le prove più classiche: prima due scritte, per finire quella orale. Mancano due settimane e i 2.552 candidati del Viterbese (nello specifico, 2467 interni e 85 esterni) passeranno al vaglio delle 68 commissioni d’esame (questa volta miste, ovvero composte da docenti interni ed esterni). Sono invece 136 le classi coinvolte mentre le sedi d’esame saranno 45. Numeri, quelli dei maturandi, pressoché in linea con quelli storici: nel 2022, sono stati 2.536 i ragazzi interessati, di cui 2.423 interni e 113 esterni, distribuiti su un totale di 134 classi quinte. Tornando più indietro nel tempo, nel 2018 sui banchi si erano ritrovati in 2.408 (2.289 candidati interni e 119 esterni), mentre nel 2017 erano stati 2.564 (2.436 interni e 128 esterni). Insomma, il calo demografico che ha comportato una riduzione delle iscrizioni ai primi cicli della scuola dell’obbligo ancora non si riflette sulle superiori, mantenendo per ora gli iscritti nel range.

Ma come si svolgeranno gli esami? La prima prova è di italiano ed è programmata per mercoledì 21 giugno 2023 alle 8,30. Il compito scritto consiste in sette tracce ministeriali da cui gli studenti possono scegliere quella che ritengono più adatta alla loro preparazione e alle loro capacità.

In particolare, il ministero mette a disposizione per tutti gli indirizzi di studio tracce che fanno riferimento agli ambiti artistico, letterario, storico, filosofico, scientifico, tecnologico, economico, sociale, quindi gli studenti hanno ampia scelta e sei ore di tempo per lo svolgimento.

La seconda prova riguarda le materie d'indirizzo e sarà nuovamente ministeriale, mentre lo scorso anno le tracce erano state elaborate dalle commissioni d'esame. Avrà per oggetto le materie caratterizzanti ciascun indirizzo di studio, riguarda una o più delle discipline proprie del corso e negli istituti professionali di nuovo ordinamento, invece, la prova verte su competenze e nuclei tematici fondamentali di indirizzo e non su discipline. Una volta terminate le prove scritte, gli studenti dovranno affrontare un colloquio orale.

Crediti e voti ritorneranno ai punteggi tradizionali: venti punti massimo per ogni prova e massimo 40 per il percorso triennale (dodici per il terzo anno, tredici per il quarto anno e quindici per il quinto anno). La valutazione sul comportamento concorre alla determinazione del credito scolastico. Il punteggio massimo è 100 (c’è la possibilità della lode), mentre il minimo per superare l'esame è 60/100. L’utilizzo di cellulari, apparecchiature elettroniche e calcolatrici nelle prove scritte è vietato ed eventuali violazioni saranno sanzionate con l’esclusione da tutte le prove di esame.

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