Secondo la giudice, Guarrera con “artifizi e raggiri”, avrebbe ingenerato nelle parti offese il timore di essere vittime di “energie negative” che solo lui era in grado di sconfiggere, grazie a suoi poteri di sciamano. L’accusa sostiene che tra il 2009 e il 2010 quattro suoi clienti avrebbero pagato oltre 4mila euro, per far risolvere al mago problemi sentimentali o per porre rimedio "a periodi sfortunati della propria vita”.
Cagliostro, nel marzo 2010, fu poi ripreso dalle telecamere nascoste di “Striscia la Notizia” mentre assicurava la guarigione a un’inviata della trasmissione che diceva di essere malata di cancro.
La difesa del mago, rappresentata dall’avvocato Giuseppe Picchiarelli, oggi ha chiesto il non luogo a procedere, ritenendo che non ci siano elementi necessari a provare la truffa aggravata.
“Non ci sono stati artifizi, raggiri e nè tantomeno l'induzione all’errore", ha detto l’avvocato Picchiarelli davanti al Gup. Ma quest'ultimo ha accolto le richieste del pm Paola Conti e ha rinviato a giudizio Guarrera.
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