E’ bastato un solo mese di riprese per dare conferma alle voci e alle lamentele dei genitori. Un mese di immagini choc, in cui si vede chiaramente la maestra di una scuola dell’infanzia della provincia di Viterbo che strattona i piccoli alunni e gli grida insulti a pochi centimetri dalla faccia. L’insegnante, raggiunta pochi giorni fa da un’ordinanza che la sospende dal servizio per 12 mesi, ogni mattina entrava in classe e invece di accogliere i suoi piccoli iniziava a urlare, li costringeva a stare seduti prendendoli per un braccio e pigiandoli controlla la sediola della classe. Il tutto a suon di urla. «Guarda quello scemo - si sente nel video -, adesso che si deve sedere non si siede. Zitta, non sei nessuno». E rivolgendosi a una bimba: «Purtroppo non capisci niente, alla scuola dei grandi non ci puoi stare».
Una mattina durante l’accoglienza del rientro in classe avrebbe così apostrofato un’alunna: «Ma che c’hai in testa ma non ti vergogni».
Voci sull’insegnante “di ferro” nel territorio c’erano da tempo e durante gli anni - la maestra esercita la professione da molto tempo - si erano susseguite lettere e lamentele. Non solo molti genitori per evitare traumi ai loro bambini chiedevano di cambiare sezione o addirittura trasferivano i figli in altre scuole. La situazione sarebbe decisamente cambiata quando nella scuola è arriva l’ultima dirigente, circa tre anni fa, e ha deciso di andare a fondo e capire cosa accadeva in quella sezione.
La preside avrebbe affrontato sia la maestra, sia molti genitori. E’ arrivata ad incontrare i piccoli alunni, appena 11 quelli rimasti in classe dopo l’ennesima emorragia, e li avrebbe avuto certezza. «Ho capito guardandoli negli occhi», ha detto la dirigente che pochi giorni dopo è entrata nella stazione dei carabinieri per denunciare il fatto. La denuncia, a cui hanno partecipato anche i genitori delle piccole vittime, ha portato alla richiesta di intercettazioni ambientali che in un mese hanno cristallizzato la situazione. Mostrando il volto di un’insegnante che invece di aiutare con affetto e gentilezza i suoi bambini li strattonava e faceva sentire una nullità.
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout