Macchina del fango, la maxi inchiesta destinata all’oblio della prescrizione

Vinitaly
di Maria Letizia Riganelli
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Giovedì 8 Dicembre 2022, 05:50

Macchina del fango, la maxi inchiesta destinata all’oblio della prescrizione. Il processo scaturito dall’inchiesta del pm Massimiliano Siddi chiamata “IV Potere” che vede alla sbarra 8 imputati, tra cui l’ex assessora regionale Angela Birindelli, il giornalista Paolo Gianlorenzo, l’ex patron della Viterbese Giuseppe Fiaschetti, la giornalista Viviana Tartaglini, l’impiegato dell’agenzia delle entrate Luciano Rossini, l’ex dipendente della Asl Sara Bracoloni, l’ex direttore dell’assessorato all’agricoltura Roberto Ottaviani e l’ex commissario straordinario dell’Arsial Erder Mazzocchi, è arrivato al capolinea. Ieri mattina il sostituto procuratore ha riqualificato l’unico reato rimasto “in vita”, quello di tentata corruzione, in quello meno grave di “induzione a dare o promettere”.

E questa riqualificazione porta direttamente alla prescrizione. Sempre che tutti gli imputati decidano di accettarla. La maxi inchiesta macchina del fango nasce nel 2011 dalle denunce di un gruppo di redattori dell’Opinione e dalle querele di Piero Camilli e dell’allora consigliere regionale del Pdl Francesco Battistoni.

Nel 2012 l’ipotesi di reato si ingigantisce con l’implicazione di Angela Birindelli e dei vertici dell’Arsial, gli inquirenti setacciando le carte scoprono anomalie nei faldoni che riguardano le spese del Vinitaly.

Nell’indagine però il punto cardine sarebbe il presunto scambio di favori tra stampa e politica. E il giornalismo utilizzato per colpire una parte e supportarne un’altra, quella che avrebbe meglio elargito i fondi. I reati, anche se datati, sarebbero già prescritti. L’unico ancora in piedi è quello relativo alla vicenda del Vinitaly. Secondo l’iniziale accusa l’ex assessora Birindelli avrebbe fatto pressione sul dirigente Mazzocchi per far fuori in tutti i modi l’avversario politico Francesco Battistoni. Il senatore si è costituito inizialmente parte civile. Raccontando tutte le vicende subite. «Sono stato oggetto di una campagna mediatica devastante – disse l’onorevole più di un anno fa -. Ricevevo attacchi personali, sul mio operato per qualunque cosa facessi».

Se tutti gli imputati a processo accetteranno la prescrizione il prossimo 21 dicembre il procedimento si concluderà.

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