Lega, domani la resa dei conti a Roma. Fusco: «Sono pronto a farmi da parte»

Salvini e Fusco
di Massimo Chiaravalli
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Lunedì 24 Maggio 2021, 06:30 - Ultimo aggiornamento: 17:33

«Se mi diranno che ho lavorato male mi farò da parte». La Lega alla resa dei conti. Domani a Roma i vertici nazionali e regionali del partito si incontreranno con quelli della Tuscia. Compreso il senatore Umberto Fusco, che è pronto a fare un passo indietro ma ostenta anche ottimismo: «Sono convinto che andrà tutto bene». Le intercettazioni dell’antimafia che hanno toccato l’ex assessore Enrico Maria Contardo? «Della sua vicenda non parlo».

All’incontro, convocato dal coordinatore regionale Claudio Durigon, non è escluso che sarà presente anche qualche altro pezzo da 90 del partito.

La forza più grande della maggioranza a palazzo dei Priori sta vivendo il suo momento più difficile, lecito dunque chiedersi se ci saranno riflessi sull’azione amministrativa del Comune. Di sicuro ci sono stati a Tarquinia, dove il sindaco e coordinatore provinciale del partito Alessandro Giulivi, gli assessori e i consiglieri sono usciti dalla Lega. Pare che a Ronciglione il presidente del consiglio Emaniele Satriani e il consigliere Mauro Scialanca siano pronti a fare la stessa mossa.

Fusco ha poca voglia di esternare, al momento. «Aspetto martedì. Se i capi a Roma, il coordinamento nazionale e regionale reputano che il mio lavoro non sia stato all’altezza della situazione non ci sono problemi – dice - prendo e lascio il partito. Non posso però parlare male della Lega perché ne sono orgoglioso». Perché un’ipotesi del genere? «Quando viene toccato un gruppo di persone che lavora per tutto il partito non è bello. Con Giulivi abbiamo iniziato un certo lavoro sul territorio, ma lui ed Evangelista (l’altro coordinatore provinciale, ndc) non li ho nominati io».

A farlo è stato infatti proprio Durigon. «Se vengono messi in condizione di essere criticati tutti i giorni allora non c’è più fiducia. Non abbiamo bisogno di vivere di politica, questa è una missione e occorre avere rispetto. Se poi a livello nazionale non c’è una protezione di chi opera sul territorio non va bene. Comunque sono convinto che ci chiariremo e verrà limato tutto». Sulla situazione che ha coinvolto Contardo «non rispondo – conclude Fusco - non sono un giudice».

Intanto il capogruppo di Forza civica, Giacomo Barelli, attacca: nel giorno della ricorrenza della strage di Capaci «è surreale la scarsa attenzione generale riservata ai contenuti di quelle conversazioni dove si parla di appalti, di trasferimenti di dirigenti, di tangenti, di Viterbo rispetto al resto». E pone una lunga serie di interrogativi «che metterò nero su bianco nel prossimo consiglio comunale, finora all’oscuro di tutto».

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