Luoghi del Fai: tra le superstar Civita di Bagnoregio

Civita di Bagnoregio
di Carlo Maria Ponzi
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Venerdì 26 Febbraio 2021, 07:00 - Ultimo aggiornamento: 19:42

2021: si profila un anno fausto per Civita di Bagnoregio. Dopo aver conquistato la candidatura per l’iscrizione alla lista Patrimonio dell’umanità dell’Unesco, ecco arrivare un altro, prestigioso riconoscimento. Lo certifica il Fai (fondo ambiente italiano), squadernando i risultati del 10° censimento “I luoghi del cuore” relativo al 2020.

A livello nazionale Civita, con 13.610 voti,  si classifica al 22° posto, mentre nell’ambito della regione Lazio è terza, preceduta dal Parco e Casale della Cervelletta (Roma) e Forte Aurelia (sempre Roma), e relegando a debita distanza il Monastero delle Clarisse e Chiesa di Santa Chiara di Sezze (Latina), la chiesa dell’Istituto Gregorio Antonelli di Terracina (Lt); l’Ospedale Vecchio e Chiesa di Sant’Antonio Abate di Rieti; la Chiesa di Santa Maria Addolorata o dei Cappuccini di Guarcino (Frosinone).

Nel rapporto relativo agli esiti del concorso nella scheda relativa a Civita si sottolinea che “la piccola frazione di Bagnoregio, venne fondata dagli Etruschi 2.500 anni fa e divenne un fiorente centro commerciale per via della sua posizione strategica tra il Tevere e il Lago di Bolsena. Luogo di grande fascino grazie anche ai molti edifici medievali che vi si trovano, rischia oggi di scomparire a causa dell’inarrestabile erosione della collina e della vallata circostante, che ha dato origine a un paesaggio suggestivo caratterizzato dai calanchi.

Detta “La città che muore”, è abitata da una decina di persone ed è raggiungibile soltanto attraverso un ponte pedonale costruito nel 1965. Il comitato “Civita nel cuore”, che si è impegnato a farla votare, chiede il restauro di diverse aree del borgo e la creazione di un sistema di cartellonistica utile a guidare i visitatori”.

Se Civita è la superstar, non mancano altri luoghi del cuore made in Tuscia. Le posizioni in ordine decrescente: il capoluogo si piazza alla casella 365; la basilica di Santa Maria in Gradi 420° posto; il borgo di Farnese 429° posto. Più in basso il Parco dei Mostri di Bomarzo (584°); il Lago di Bolsena (669°); per quanto riguarda le tombe etrusche di Tarquinia compare quella degli Scudi al 770° posto, mentre l’altopiano di Torre Alfina (ospita il magico Bosco del Sasseto) si trova al 773° posto.

Una manciata di voti (inferiori a 100) è stata destinata all’isola Bisentina; alla Valle dei Calanchi; al ponte sul Rio Vicano a Ronciglione; alla Grotta del ceramista Checco Lallo in quel di Vetralla, dove insiste anche Santa Maria in Foro Cassio.

Ora si attende la pubblicazione del bando 2021. «Sarà lanciato - rivelano al Fai - a marzo, legato a progetti concreti, attuabili in tempi certi e dotati di un cofinanziamento che assicuri un sostegno reale»”. Info: www.iluoghidelcuore.it

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