La maggioranza diserta il consiglio comunale: «Arroganti, presuntuosi e pure in fuga»

La maggioranza diserta il consiglio comunale: «Arroganti, presuntuosi e pure in fuga»
di Massimo Chiaravalli
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Venerdì 25 Novembre 2022, 05:25 - Ultimo aggiornamento: 19:31

«Non hanno più rispetto per il ruolo dell’opposizione, sono presuntuosi, arroganti e ora scappano pure». È la sintesi impietosa di FdI, Pd e Lega sul consiglio straordinario sugli immobili, sabotato dalla maggioranza. E già che c’erano hanno pure rispolverato l’ipotesi di conflitto di interessi dell’assessore Emanuele Aronne – tirando fuori le visure camerali - che a settembre ha assunto a palazzo dei Priori un collega libero professionista presso il suo studio.

La spiegazione del forfait, in maniera inusuale, arriva a mezzo stampa dal capogruppo di Viterbo 2020, Giancarlo Martinengo, un’ora prima dell’appello. In sintesi, inutile discutere di una situazione ereditata: se ci sono problemi sugli immobili è colpa di chi c’era prima. «Riteniamo infruttuoso e inutile impegnare tempo, energie e soprattutto risorse economiche finalizzate alla costruttiva discussione a favore della città, le stesse che l’opposizione ci imputa di sprecare con consigli in cui le discussioni si concentrano, a nostro avviso efficacemente, su pochi punti, svolgendo la seduta odierna. Sarà nostra cura promuovere la discussione non appena l’intera analisi della situazione patrimoniale non sia stata consolidata». E arrivederci alla prossima.

I meloniani partono a raffica: «Motivazione inadeguata e irrispettosa. Sbandierano l’apertura al confronto – spiega la capogruppo Laura Allegrini - poi lo rifuggono. Volevamo capire cosa intendono fare su alcuni beni fondamentali, come valorizzare quelli in centro, a che punto è la morosità». E poi cosa fare del bene di piazza Dante confiscato alla mafia, del Genio, della Zaffera. «Non bastano le foto del taglio di un cespo di lattuga al lato della strada, bisogna parlare di progettualità». «La sindaca Frontini dall’opposizione urlava con tutte le sue forze – continua Antonella Sberna – ora ha una maggioranza presuntuosa e arrogante che non si presenta a svolgere i suoi doveri di ascolto».

L’opposizione non andrà più alle conferenze dei capigruppo «finché non sarà ristabilito un clima di rispetto».

Poi torna il caso Aronne, su cui però FdI si sfila. «Che tipo di rapporto economico e patrimoniale è in essere – chiede il capogruppo dem Alvaro Ricci - tra l’assessore e il neo assunto architetto Matteo Caprini? Abbiamo fatto delle visure, al 6 ottobre sussistevano. Li hanno variati?». In effetti il primo risulta amministratore unico della Eea società di ingegneria, il secondo socio.

«Il dato politico - continua il leghista Andrea Micci - è che dopo pochi mesi la maggioranza già scappa. I consigli sono su pratiche banali, poi non continuino a riempirsi la bocca che sono l’amministrazione del confronto. Basti guardare il mercatino del Natale: o si fa come dicono loro o non si fa e gli si chiede qualcosa fuggono. Su Aronne ci siamo domandati se i due fossero collegati ci hanno detto di no. Ma uno era amministratore e l’altro socio e a ottobre è stata fatta una variazione». «L’assunzione però – conclude Ricci - è precedente alla variazione. Possiamo avere qualche spiegazione?».

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