La Lega e il sindaco Caprioli seperati in casa fino al rimpasto della giunta: pronti i nuovi assessori

La Lega e il sindaco Caprioli seperati in casa fino al rimpasto della giunta: pronti i nuovi assessori
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Sabato 11 Gennaio 2020, 12:46 - Ultimo aggiornamento: 13:30

La Lega e il sindaco Franco Caprioli andranno avanti da separati in casa. Il divorzio (inteso come sfiducia) resta nell'aria, se non arriverà un rimpasto nella giunta comunale di Civita Castellana. Per rimettere i cocci a posto, e limitare i danni (dopo i casi spinosi biblioteca, Talete e taglio del viaggio ad Auschwitz), è arrivato come tutor da Viterbo Enrico Contardo, che avrà il compito di ricomporre una situazione che resta ancora complicata.

La riunione tra gli assessori e consiglieri comunali leghisti, insieme al senatore Umberto Fusco e appunto il suo vice Contardo, senza la presenza di Caprioli, ha prodotto poche soluzioni. In pratica si è tornati al punto di partenza, perché Caprioli - che aveva incontrato in precedenza Fusco - non vuol arretrare. E continua a difendere l'operato di Marco Gemma, assessore al Bilancio, e quello del collega ai Lavori pubblici, Paolo Goglia.

In casa Lega però, dall'altra parte ci sono Valerio Turchetti, Carlo Angeletti e Andrea Sebastiani che chiedono un cambio di rotta immediato. Una nuova riunione è stata programmata per la prossima settimana per iniziare a parlare di rimpasto con il sindaco presente. «C'è da fare chiarezza e riscoprire lo spirito di squadra che ci ha sempre contraddistinto ha detto Contardo - ma di fronte a queste criticità qualche delega va rivista. Così come i rapporti con gli alleati, ma con i tempi necessari. A Civita c'è un gruppo giovane che va sostenuto».
Sulla graticola restano Gemma e Goglia: già circolano i nomi dei sostituti. In cima alla lista ci sono due consiglieri comunali: il giovane Matteo Massaini (Lega) e Simonetta Coletta (FdI). Quest'ultima potrebbe, in caso d'investitura, mantenere le necessarie le quote rosa e consolidare i rapporti Lega-Fratelli; ma qui subentra la permanenza in giunta di Alberto Cataldi.

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