Civita Castellana, la città delle ceramiche la più multietnica della provincia

Civita Castellana, la città delle ceramiche la più multietnica della provincia
di Ugo Baldi
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Domenica 17 Gennaio 2021, 19:33

Diminuiscono i residenti a Civita Castellana, salgono leggermente i nuovi cittadini.

La città delle ceramiche si conferma la comunità più multietnica (14%) della provincia viterbese e vanta poco più del 10% di presenze straniere.

Lo dicono i dati riferiti al 2020 della cittadina falisca, nella quale i residenti sono scesi a 15.875 (-145 dal 2019), nonostante la popolazione straniera (arrivata a 2.200 persone) abbia subito un leggero aumento (+22) negli ultimi dodici mesi.

Il movimento migratorio in totale ha interessato 203 persone, tra arrivi e partenze.I numeri gestiti dell'ufficio dei Servizi demografici del Comune, guidato da Salvatore Gabrielli, e quello dell'Anagrafe da Massimo Nervalli, dicono che i nuovi nati lo scorso anno sono stati 82, tutti venuti alla luce fuori dal comune.

Per trovare l'ultimo nato a Civita Castellana, occorre tornare indietro di almeno tre anni.

Per tornare alle comunità straniere, sono rappresentati tutti i continenti e 73 nazioni. Il più consistente è quello africano, con 18 bandiere diverse, seguito dai paesi dell'Unione europea (16) insieme a quelli del continente americano (16). L'Asia è rappresentata da 13 nazioni, mentre l'Oceania da una.

A tutte queste vanno aggiunte le persone che appartengono ai nove stati che non fanno parte dell'Unione europea, dove saranno riposizionate anche le sei persone proveniente dalla Gran Bretagna.

La comunità più forte (64%) numericamente resta quella romena con 1402 persone (+12).

Si è fermata la lieve inversione di tendenza dopo alcuni anni di migrazioni verso altre città o ritorni in patria, causati quasi sempre dalla leggera crisi delle ceramiche avvenuta tra il 2000 e il 2010.

In quegli anni i romeni erano quasi 2.000. «Molti si sono perfettamente integrati nel settore della ceramica ha rilevato Mauro Vaccarotti, segretario generale del sindacato dei ceramisti Filctem Cgil e si sono costruiti anche un futuro per loro e loro famiglie».

Al secondo posto per numero di presenze ci sono i marocchini, con 176. Al terzo i pakistani che sono arrivati a quota 167 (+16). I cinesi sono 48. Ci sono anche stranieri che vengono sostenuti dall'amministrazione comunale.

«Ad esempio il cinquanta per cento dei bonus alimentar distribuiti - dice l'assessore ai Servizi sociali, Carlo Angeletti si equivalgono tra stranieri e italiani. In questi anni abbiamo lavorato molto per la loro inclusione e i risultati sono stati incoraggianti»

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