L'Eredità della campionessa Chiara: «Ho vinto 100mila euro, ma do ancora le ripetizioni di latino e greco»

Chiara Vitali all'Eredità
di Andrea Arena
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Giovedì 1 Giugno 2017, 11:43
«Ce la facciamo a finire per le cinque e mezzo? Dopo sono impegnata con le ripetizioni». Ripetizioni di latino e greco, per la cronaca, e ripetizioni da dare, mica da prendere, all'ora in cui di solito quelli della sua età escono a caccia di spritz, meglio se col Campari.

Il primo impatto con Chiara Vitali, la 26enne viterbese che ha vinto 100mila euro al quiz L'Eredità (Rai Uno, fascia preserale, media di oltre due milioni di spettatori, conduce Fabrizio Frizzi) sarà pure analcolico, ma stordisce comunque un po'. E passi che per il momento Chiara sia ereditiera senza portafoglio – no, non come certe ministre dei governi Berlusconi - , ma sembra aver già assimilato il concetto che il suo conto in banca sia destinato a lievitare nei prossimi giorni: «No, i soldi non sono ancora arrivati – spiega - Non so neanche se me li daranno in gettoni d'oro, delle tasse invece sì, ho saputo». Circa il 20% se ne andrà all'erario: «Cosa ci farò col resto? Intanto, è una base per stare più tranquilla: sono laureata in lettere dal 2015, voglio fare l'insegnante da sempre, forse presto si aprirà qualche possibilità». Nell'attesa, aspettare, e togliersi qualche sfizio è il piano di Chiara: «Sì, voglio fare dei regali giusti alle poche persone giuste, e per me magari una prima edizione di qualche opera di Pavese». Pavese nel senso di Cesare, lo scrittore piemontese, quello di “Verrà la morte e avrà i tuoi occhi” e di molto altro, l'autore italiano contemporaneo che sta più in alto nel pantheon della campionessa.

La Tuscia sbanca all'Eredità, insomma. Prima di Chiara era stata Elisa Anzellotti a portarsi a casa euro 145mila. E dunque sarebbe anche ora di riscrivere quel motto della città delle belle fontane e delle belle donne, aggiungendo a quest'ultime l'aggettivo “fortunate” (alle fontane no, perché se la passano molto male).

Spiccioli sul quiz, davanti e dietro le quinte: «In una sera di marzo, tra la noia e la spinta di una persona che mi è stata molto vicina, ho mandato la mail alla Magnolia, la società produttrice – racconta – Ad aprile mi chiamano, faccio il provino in un albergo sull'Appia, in mezzo a centinaia di altre persone, alcune che ci avevano già provato. Il provino consiste: un video di un minuto, e un test di cultura generale su tutto lo scibile umano, o quasi». Chiara va bene, convince, la chiamano, e approda in trasmissione: «L'ambiente è fantastico, tutti disponibilissimi. Mi è dispiaciuto andar via, e credo sia dispiaciuto anche a loro. Frizzi idem. Certo, il ritmo è incalzante, finisci una puntata e la registri subito un'altra, con cambio d'abiti e tutto. Ci vuole concentrazione, oltre che preparazione».

Ma Chiara non è solo la secchiona - termine che in un Paese civile avrebbe solo un'accezione positiva - della situazione. «Leggo i giornali di carta, anche se al bar» (grazie lo stesso, di questi tempi, ndr). Ama la letteratura classica e contemporanea (e s'era capito), s'interessa di politica: «Mi piacerebbe anche farla, la politica. Viterbo? Ha un panorama culturale ristretto, andrebbe valorizzata». Ad occhio, qualche voto lo tirerebbe su. Sempre che prima riesca a liberarsi degli scocciatori: «Da quando ho vinto è stato un bombardamento nucleare. Ho ricevuto proposte di matrimonio, si è fatta sentire gente che non vedo dai tempi delle elementari...» Tutti a caccia dell'ereditiera: uno sport che non passa mai di moda.
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