Da Kiev a Viterbo per riabbracciare i parenti e fuggire dai bombardamenti

La famiglia che da Kiev ha raggiunto Viterbo
di Diego Galli
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Sabato 12 Marzo 2022, 07:00 - Ultimo aggiornamento: 13:39

Cinque furgoni di viveri partiti e altri tre in partenza, domani, dalla Tuscia verso l’Ucraina. È questo il quantitativo di aiuti che i viterbesi sono riusciti a raccogliere dal primo giorno in cui è scattata l’emergenza.

A diffondere i dati ci pensa Oksana Chyzhovych, coordinatrice della comunità ucraina locale, che in queste settimane non ha mai smesso di impegnarsi in prima persona, dividendosi tra accoglienza e coordinamento delle raccolte organizzate sul territorio da enti e persone. “La situazione è ogni giorno più tragica – racconta – la Russia bombarda le nostre case e sempre più persone cercano di scappare verso i paesi amici. Proprio stamattina altre due famiglie sono giunte a Viterbo dopo un viaggio lungo una settimana. La speranza è che ora possano trovare un po’ di pace e tranquillità”.

Attualmente sono circa 1000 gli ucraini residenti nella Tuscia, un numero che, come sottolinea Oksana, non tiene ancora conto dei rifugiati. Questi, stando ai numeri rilasciati nei giorni scorsi dalla Questura sarebbero appena 36, un numero destinato ad aumentare sicuramente con l’estendersi del conflitto.

“Stiamo collaborando con la Questura di Viterbo per tenere traccia di tutti gli ucraini che arrivano qui – continua – così da poter migliorare la nostra rete di accoglienza, alla quale moltissimi enti locali, stanno collaborando. Molti connazionali vorrebbero, giustamente, poter riabbracciare i loro familiari, molti dei quali sono ancora in Ucraina e hanno difficoltà a raggiungerci”.

Mentre parla, la commozione è palpabile. “I viterbesi sono un popolo dal grande cuore – dichiara – siamo consapevoli delle difficoltà che avete vissuto e nonostante questo, anche i meno abbienti sono passati dal nostro capannone in strada Teverina per donarci quello che potevano”.

L'accusa di Oksana, sua e dei suoi connazionali, è invece rivolta ai governi europei e fa eco a quanto già detto durante la manifestazione tenutasi nei giorni passati in piazza della Repubblica. “L’Europa e la Nato ci hanno abbandonato in questa guerra – spiega – stiamo affrontando completamente soli un nemico enorme, che sta colpendo indiscriminatamente la nostra popolazione, non solo gli obiettivi militari”.

Nei prossimi giorni, nuove raccolte saranno attivate per continuare a reperire generi di prima necessità in favore del popolo ucraino. “In particolare – conclude la coordinatrice – stiamo cercando cibo, pannolini e altri generi per i bambini, che più di tutti stanno soffreddo in questo conflitto”. Nel mentre, anche il Comune di Viterbo stesso ha attivato una raccolta fondi dal nome “Viterbo per l’Ucraina” alla quale è possibile contribuire da subito, seguendo le istruzioni presenti sul sito istituzionale www.comune.viterbo.it

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