Intelligenza artificiale, l’Università della Tuscia sale in cattedra

Intelligenza artificiale, l’Università della Tuscia sale in cattedra
di Carlo Maria Ponzi
2 Minuti di Lettura
Martedì 1 Dicembre 2020, 10:02

Università della Tuscia: sulla rampa di lancio il primo master di secondo livello in “Artificial intelligence for business & security” (Maibs) la cui partenza è prevista entro gennaio. Obiettivo? «Formare – spiega il rettore Stefano Ubertini - un profilo esperto, con specializzazione multidisciplinare, che sia in grado di padroneggiare le tecnologie applicative dell’intelligenza artificiale, utilizzarle per l’innovazione di prodotto e di processo, e riconoscere e gestire tutti gli aspetti relativi all’etica, alla privacy e alla sicurezza dei sistemi automatici dove vengono applicate. E’ il primo master di secondo livello che combina in maniera innovativa i temi dell’intelligenza artificiale, dei big data e della cybersecurity».
I corsi saranno in lingua inglese, in presenza o a distanza, aperti a studenti di ogni nazionalità purché in possesso di una laurea di secondo livello o altro titolo equivalente. Le iscrizioni sono possibili fino al 17 dicembre. Info e dettagli: http://www.maibs.eu. Il Maibs nasce dalle iniziative di due docenti Unitus: Giuseppe Calabrò (coordinatore del gruppo di Ingegneria) e Alessio Maria Braccini (docente di Organizzazione aziendale, direttore del master) con lo scopo di far diventare Viterbo un polo di attrazione internazionale su tematiche legate alle applicazioni dell’intelligenza artificiale e alla cyber security, grazie alla collaborazione con ByTek Srl e il gruppo Datrix Spa.

Nello specifico «il tema principale – rivela Calabrò – è una tecnologia sulla quale si concentrano aspettative e dibattiti, ma anche concrete opportunità di innovazione e sviluppo per l’impresa e l’economia». «Parliamo – aggiunge Braccini – di un insieme di tecnologie di analisi dei dati che cercano di imitare i meccanismi intellettuali della mente umana. Ha campi di applicazione vastissimi e rappresenta una delle frontiere della trasformazione digitale in quanto può essere applicata a numerosi settori e processi». La formazione sarà svolta in quattro parti: trasformazione digitale; portafoglio delle tecnologie dell’elaborazione automatica del linguaggio naturale; privacy e sicurezza delle tecnologie; aspetti teorici e applicazione di big data e cybersecurity.

© RIPRODUZIONE RISERVATA