Influenza e Covid, l'appello dei medici di famiglia ai viterbesi: "Vaccinatevi, si parte dal 2 ottobre"

Influenza e Covid, l'appello dei medici di famiglia ai viterbesi: "Vaccinatevi, si parte dal 2 ottobre"
di Federica Lupino
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Giovedì 21 Settembre 2023, 05:20 - Ultimo aggiornamento: 19:02

“Ai viterbesi dico: vaccinatevi! Sia per l’influenza sia per il Covid. È fondamentale per evitare le conseguenze della malattia”. È un appello accorato quello lanciato da Michele Fiore, segretario della Fimmg. In un quadro in cui le infezioni da Sars-CoV2 stanno aumentando esponenzialmente, seppur nell’incertezza dei numeri dovuto a un tracciamento ormai saltato, dalla Federazione italiana medici di medicina generale arriva l’allarme: “I nostri pazienti – racconta Fiore – si dicono stanchi dei vaccini. Anche chi soffre di diverse patologie, afferma di non aver più voglia di vaccinarsi: ‘Tanto che cambia?’. E invece cambia parecchio”.

Un passo indietro: la richiesta di anticipare i tempi della campagna vaccinale è arrivata direttamente dal ministero della Salute che ha scritto le Regioni per informarle sull’arrivo a breve delle dosi di vaccino aggiornato per coprire le nuove varianti di Sars-CoV-2. In prima linea per le somministrazioni ci saranno medici di famiglia e farmacie. “Dal 2 ottobre – fa sapere Fiore – avremo a disposizione nel Lazio 200mila fiale di Pfizer, oltre alle dosi per l’antinfluenzale. Manca solo la distribuzione: non si sa ancora quanto materialmente la Regione ci rifornirà nei vari studi, ma intanto ci stiamo preparando”. Proprio in vista delle inoculazioni, i medici di famiglia si sono riuniti. “Da tutti i colleghi – rivela il segretario della Fimmg - è arrivata la stessa preoccupazione: la scarsa, scarsissima propensione degli assistiti ad aderire alla campagna”.

La prima tranche di vaccini sarà prioritariamente destinata agli over80, agli ospiti di Rsa e pazienti super fragili. “Ma a nostro avviso tutti gli over60 dovrebbero sottoporsi nella stessa seduta alla somministrazione del vaccino antinfluenzale e di quello contro il Covid”.

Grazie alla loro presenza capillare sul territorio, sono proprio i medici di base ad avere il quadro più affidabile della circolazione del virus: “Le infezioni stanno aumentando. Anche se di tamponi se ne fanno pochi e gran parte dei casi sfugge ormai alle rilevazioni. La sensazione è che ormai la malattia venga considerata di scarsa importanza ma – avverte Fiore – se è vero che i suoi effetti non sono paragonabili agli anni scorsi, lo è altrettanto che se l’infezione si manifesta in un soggetto fragile, anziano o affetto già da altre patologie le conseguenze possono essere pericolose”.

La preoccupazione è tale che la Fimmg sta predisponendo una serie di raccomandazioni per sensibilizzare i pazienti: “Col libera-tutti degli ultimi mesi si rischia il caos. L’attenzione contro il Covid invece va mantenuta alta: l’uso delle mascherine nei nostri ambulatori è fortemente consigliato”, sottolinea. E conclude: “Come categoria faremo tutto il possibile per sensibilizzare i viterbesi. A chi ci dice che ha già tanti problemi e non se la sente, rispondere che proprio perché ha quei problemi deve vaccinarsi”.

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