Discarica, a rischio gli indennizzi sui rifiuti da fuori provincia. Al Tar Viterbo contro tutti

Discarica, a rischio gli indennizzi sui rifiuti da fuori provincia. Al Tar Viterbo contro tutti
di Simone Lupino
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Domenica 27 Novembre 2022, 05:35

Discarica, davanti al Tar sarà Viterbo contro tutti. O quasi. In tre - Ama srl, Comune di Civitavecchia e Rida Ambiente srl - hanno impugnato la parte del piano regionale rifiuti e le sue disposizioni attuative che prevedono un incremento di costo per il conferimento fuori Ato, chiedendone l’annullamento. In poche parole significa che rischiano di saltare gli indennizzi alla Tuscia sullo smaltimento dei rifiuti extra nella discarica di Viterbo, impianto che come sanno ormai anche i sassi è l’unico operativo nel Lazio e che a causa dei continui flussi da fuori è ormai prossimo all’esaurimento. I tre ricorsi sono stati notificati all’amministrazione provinciale di Viterbo, ente a cui sarebbero destinate le addizionali. Palazzo Gentili si è costituito in giudizio in tutti e tre i casi con altrettanti decreti firmati dal presidente Alessandro Romoli.

Pioggia di ricorsi. Fu proprio Romoli circa un mese fa in sede di approvazione dello schema di piano provinciale di gestione rifiuti a rivelare l’esistenza di una opposizione sull’addizionale per Monterazzano da parte di Ama, la società del Comune di Roma che si occupa del servizio di igiene urbana. “La provincia di Viterbo a oggi ancora ospita rifiuti provenienti da altre province”, ricordò Romoli in quella occasione, spiegando che a fronte di questo onere la “legge regionale riconosce un indennizzo all’amministrazione provinciale del 5% in base a quello che viene effettivamente stoccato. Su questo abbiamo un contraddittorio in piedi con Ama, a cui noi resistiamo.

Loro – aggiunse Romoli - hanno impugnato la delibera regionale. Siamo in una fase transitoria, ma ovviamente abbiano già iniziato a inserire questo tipo di entrata negli strumenti economico-finanziari ma anche nelle proiezioni che devono essere fatte nel territorio”.

Non era finita lì però. Nei giorni scorsi sull’albo pretorio della Provincia è apparso un altro atto presidenziale di costituzione in giudizio, stavolta contro il Comune di Civitavecchia per un ricorso notificato a Palazzo Gentili il 19 settembre. Casus belli sono sempre gli indennizzi. Dalla lettura di questo atto si apprende di un terzo ricorso “avverso i medesimi atti e per motivi parzialmente comuni” antecedente a tutti in realtà (notifica del primo luglio scorso) da parte di Rida Ambiente, società titolare di un impianto Tmb ad Aprilia dove conferiscono i rifiuti circa 54 comuni (32 della Città metropolitana di Roma e 22 della provincia di Latina.

Una delibera regionale risalente a giugno stabilisce che le somme dell’addizionale sui conferimenti extra Ato siano “destinate per favorire iniziative di miglioramento e potenziamento delle raccolte differenziate e di chiusura del ciclo, nel rispetto delle competenze alle stesse attribuite, ovvero anche per far fronte alle attività conseguenti all’aggiornamento della propria pianificazione di settore a livello di area vasta”. La parola adesso passa al Tar.

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