Per entrambe, infatti, l'automobilista aveva usufruito gratuitamente del servizio in una cinquantina d'occasioni, «un comportamento reiterato» e anche svelato attraverso le testimonianze in aula. L'uomo infatti si infilava prontamente dietro un'altra vettura che usufruiva della corsia Telepass, sfruttandone la scia (cioè il varco aperto in modo automatico grazie al segnale dell'apparecchio) e uscendo dall'autostrada senza pagare il tragitto, quasi sempre sul percorso tra la Campania e Orte (e viceversa). «Decine di migliaia di euro di pedaggio non pagato», ha sottolineato l'avvocato della parte civile chiedendo il risarcimento del danno.
Per la difesa, invece, i fatti per i quali si decideva erano soltanto cinque, per un ammontare totale di 300 euro di pedaggi non pagati. «E la società gestrice non ha mai chiesto i soldi al cliente – ha fatto notare l'avvocato - procedendo invece con questa querela che ha intasato la giustizia penale. In sede civile questa storia si sarebbe risolta da tempo». E così, di fronte alla richiesta del pm di quattro mesi di reclusione, il giudice ha deciso per una pena più lieve: 300 euro di multa e 328 euro di risarcimento alla parte civile.
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