All'origine del gesto, la crisi. Ma non solo. Il fatto che un uomo con una compagna amorevole, un figlio simpatico e una serie di amici e fans - scrive Francesco Maria - decida di mettere termine alla propria vita dipende da numerosi fattori, oltre che dalla solitudine. E ricorda come il padre, prima della crisi, decise di abbandonare la nautica da diporto per concentrarsi su quella professionale. Insomma, si mette a costruire pescherecci. E per c' chi non paga, chi aspetta il prestito, chi lo sblocco di risorse Ue. I primi - ricorda il ragazzo - continuano a non pagare, il mutuo ormai un miraggio e i fondi europei sono finiti nelle tasche di qualche zoticone ben piazzato negli uffici regionali. E cos il padre l'ha fatta finita, lasciando poche righe e una lista dei crediti.
Non sono suicidi per la crisi: sono omicidi di Stato. Barillari non ci gira intorno. Questo profondo dramma - scrive sulla home di Grillo - colpisce i genitori di un mio fraterno amico, Francesco. Suo padre ha perso la speranza e non ce l'ha fatta. Perch si aspettava aiuto e non lo ha ricevuto. Quando un'angoscia profonda si abbatte di colpo su una famiglia a te vicina scopri - attacca - la vera e concreta inutilit delle istituzioni che dovevano garantirti un'esistenza dignitosa, la salute, un lavoro, una casa. Un'accusa diretta, quella di Barillari, a chi lascia morire i pi deboli fra i debiti, per non rinunciare ai propri privilegi di un potere inutile. Assassini di Stato, li definisce.
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