Nuovo impianto biometano ad Arlena, il Comune di Tuscania "sbarra la strada" ai camion che trasportano i rifiuti

Nuovo impianto biometano ad Arlena, il Comune di Tuscania "sbarra la strada" ai camion che trasportano i rifiuti
di Simone Lupino
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Martedì 2 Agosto 2022, 05:40 - Ultimo aggiornamento: 3 Agosto, 11:42

Il Consiglio comunale di Tuscania "sbarra la strada" ai camion di rifiuti organici diretti all’impianto per la produzione di biometano che potrebbe sorgere ad Arlena di Castro, paese confinante, in località Spiniccio. La delibera è stata approvata all’unanimità dal parlamentino cittadino 17 giugno scorso (solo un assente).

“Dall’analisi della documentazione – si legge nel provvedimento - e in particolare dalla proposta di viabilità, risulta l’utilizzo della Strada Pian di Vico – San Giuliano, strada consorziale, per la quale già da tempo sono state rilevate delle criticità, relative alla tenuta del fondo stradale della carreggiata e per la quale sono stati disposti specifici provvedimenti". Del 15 giugno una ordinanza del sindaco che vieta il transito ai mezzi pesanti di massa superiore alle 3,5 tonnellate sulla strada che va da Campo Gallo a San Giuliano. "Preoccupa altresì - prosegue la delibera - l’aggravio della viabilità sul tratto della strada viterbese a ridosso della Basilica di Santa Maria Maggiore. Pertanto il Consiglio comunale, all’unanimità, decide di non autorizzare il passaggio di mezzi all’interno del suo centro, anticipando che il Comune di Tuscania si tutelerà ad ogni livello”.

L’istanza per la realizzazione dell’impianto è stata presentata all’Area valutazione impatto ambientale della Regione il 28 giugno dell’anno scorso dalla società Bioforch4. Il prossimo appuntamento è per il 6 settembre con la seduta conferenza dei servizi.

Per la precisione, si parla della realizzazione di “uno stabilimento finalizzato alla produzione di biometano, ottenuto dalla raffinazione di biogas proveniente dalla fermentazione anaerobica di rifiuti organici (frazione organica rifiuti solidi urbani e altri rifiuti organici speciali di origine agricola e agro-industriale), e di compost ad uso agronomico”.

Il progetto prevede un totale di rifiuti in ingresso di 63.828 tonnellate all’anno e il passaggio di 32 mezzi al giorno in e out nella fascia oraria dalle ore 7 alle ore 17, equivalenti a 3 mezzi all'ora. I rifiuti proverranno prevalentemente dal Lazio, oltre che dalla bassa Toscana e dall’Umbria.

La società proponete non manca di far notare il proprio disappunto. Nello studio impatto ambientale, spiega Bioforch4, “era stato ipotizzato un piano del traffico concepito, già in fase di preprogettazione, per creare dei percorsi col più basso impatto possibile al fine di arrecare minore disturbo alla popolazione ed evitare problemi alla viabilità locale. Si era pertanto optato per dei percorsi che evitavano il più possibile il transito dei mezzi all’interno dei centri abitati dei comuni più prossimi all’impianto, quali: Canino, Tessennano e Arlena stessa, fatta eccezione per qualche passaggio atteso nel centro di Tuscania. I percorsi scelti e il traffico esiguo non avrebbero, pertanto, dovuto produrre problematiche o disturbo”. Bioforch4 è stata costretta a rivedere il piano del traffico. La conseguenza diretta di tale modifica, spiega la società, "sta nel fatto che i mezzi dovranno transitare dalle vie canoniche a percorrenza regionale e provinciale che intersecano i comuni di Tuscania, di Canino, di Tessennano e di Arlena di Castro”.

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