Di fatto il Tar ha accolto la sospensiva chiesta da Comitato per il diritto alla mobilità di Tarquinia, Wwf Italia, Italia Nostra, Forum Ambientalista, Gruppo di Intervento Giuridico e Lipu, contrarie al tracciato verde che attraversa la Valle del Mignone e nell'udienza di dicembre dovrà decidere se annullare il via libera concesso dal Governo e dal Cipe. In questo caso l'iter dovrebbe ricominciare da capo. L'intervento del Tar intanto blocca fino all'udienza sia la realizzazione del progetto esecutivo, sia la gara per i 18 chilometri di superstrada tra Monte Romano e lo svincolo dell'Aurelia, che secondo il ministro, Graziano Delriom dovevano essere espletate entro 6-8 mesi.
Soddisfatte le associazioni del Comitato per la difesa della Valle del Mignone: «L'udienza a dicembre consentirà di ottenere una pronuncia prima che il tracciato verde possa essere realizzato, così da avere una reale tutela dell'interesse ambientale». Ben diversa è la posizione dell'Autorità di sistema portuale di Civitvecchia. «L'intervento del Tar ha commentato la segretaria Roberta Macii è un altro ostacolo allo sviluppo». Parole simili anche dal delegato Ance (la sezione che di Unindustria che rappresenta costruttori e edili) Fabio Belli che parla di uno stop di almeno un anno. «Un'opera attesa da mezzo secolo e già finanziata che porterebbe ricchezza al territorio e lavoro, in fase di realizzazione, per 4 anni per circa 250 operai e che il Tar ha stoppato prima ancora che Anas realizzasse il progetto esecutivo con le prescrizioni date dal Consiglio dei ministri. Ancora una volta si blocca un'opera a priori».
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