Il rugby è sempre più Green: 700 ragazzi in campo per il 30° torneo Città di Viterbo

Il saluto dei piccoli rugbisti dell'Union Viterbo
di Luca Telli
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Domenica 24 Marzo 2019, 16:22 - Ultimo aggiornamento: 16:40
Si chiude con abbracci, sorrisi e piatti di pasta fumanti l’edizione numero 30 del torneo di rugby giovanile ‘Città di Viterbo’. Riservato alle categorie che vanno dai pulcini dell’under 6 all’under 14, ha visto impegnati nel fine settimana circa 700 ragazzi provenienti da Lazio e Toscana tra il “Sandro Quatrini” e il campo da baseball “Massini”.



Soddisfazione per i risultati centrati dai leoncini neroverdi, che si sono distinti in tutte le categorie. Ancora di più per la riuscita dell’evento alla quale hanno contribuito tutte le anime del club: dai giocatori di juniores e giovanili, impegnati a servire ai tavoli circa 600 pasti, alle mamme dei piccoli atleti che si sono preoccupate dell’accoglienza e di allestire stand gastronomici con specialità locali.



“Un lavoro di squadra perfetto in cui ognuno ha dato un contributo a seconda delle proprie possibilità”, dicono con soddisfazione gli organizzatori che, non a caso, hanno lanciato l’hashtag #notaclubafamily per accompagnare tutte le dirette social della due giorni ovale. L’edizione 2019 non verrà ricordata solo per il numero record di partecipanti ma anche per il traguardo dei 30 anni che inserisce il torneo di Viterbo tra i più longevi e importanti d’Italia, a pari merito con Benevento e Treviso da sempre culle del rugby giovanile.



In proposito, sabato sera, è stata organizzata una cena per ricordare e insieme celebrare gli inventori della manifestazione, da Pietro Menghini – storico dirigente al quale la Union ha legato alcuni dei suoi anni più belli, tra cui la promozione in serie A2 nella stagione 1997/98 – ai presidenti Roberto Pepponi, Aldo Perugini e Antonio Luisi, fino a Mauro Goletti al quale va il merito di aver fondato nel 1986 il Green, la costola giovanile della Union Viterbo. L’inizio di un lungo e bellissimo viaggio.

 
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