Il quartiere medievale di San Pellegrino candidato all'Unesco. Grazie alla Regione

Il quartiere medievale di San Pellegrino candidato all'Unesco. Grazie alla Regione
1 Minuto di Lettura
Martedì 8 Ottobre 2019, 11:52 - Ultimo aggiornamento: 12:21
San Pellegrino patrimonio dell'umanità. Il quartiere medievale si candida a rientrare nella lista Unesco. Sottovoce, anzi in silenzio, nella città dei Papi. Una proposta nata oltre un anno fa dal capogruppo di Forza Italia, Giulio Marini, di cui si parlerà venerdì a Rimini al Ttg Travel experience nello stand della Regione. Buttarsi a corpo morto sull'iniziativa spetterebbe al sindaco Giovanni Arena, in primis, e all'assessore alla cultura Marco De Carolis.

Invece è stato il vicepresidente della Regione, Daniele Leodori. Anche se l'idea è di Marini, che si dice ottimista.
«L'amministrazione comunale - dice - intende aprire un tavolo di confronto con gli esperti e gli uffici ministeriali competenti per valutare la possibilità di avviare un progetto di tutela e valorizzazione, nazionale e internazionale, del quartiere medievale di San Pellegrino. Anche nell'ottica della costruzione di un possibile percorso di candidatura Unesco». Descrizione molto politically correct per dire che sì, ci proviamo.

La Regione ha rilanciato così la notizia: L'arte e natura dei siti e delle candidature al patrimonio Unesco del Lazio saranno protagonisti venerdì, con la presentazione del borgo medievale di San Pellegrino di Viterbo, la faggeta di Monte Raschio nel Parco naturale di Bracciano, il borgo di Civita di Bagnoregio e il Sentiero della transumanza di Amatrice.
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA