La maledizione del Rocchi. Il Monterosi, a cinque giornate dal termine del girone C, deve fare i conti con una classifica penalizzante che vede i biancorossi al terz’ultimo posto. I punti sono trentatre come dal medico e la distanza con le rivali più dirette ovvero, Turris e Gelbison è rispettivamente di uno e due punti con la zona salvezza diretta, occupata ora dal Messina, a tre che però diventano quattro in virtù del vantaggio dei siciliani negli scontri diretti. Il rigore fallito da Rocco Costantino nello 0-0 contro la Fidelis Andria, il quinto risultato ad occhiali nelle ultime sette partite casalinghe dei biancorossi, rischia di pesare tantissimo nella corsa salvezza.
Battere la Fidelis Andria e per quanto fatto vedere nella ripresa il Monterosi lo avrebbe anche meritato, avrebbe messo i viterbesi in una posizione di classifica molto più rassicurante. Il problema della classifica però, trova la propria radice proprio nelle gare interne. Da quando è tornata a giocare al Rocchi lo scorso 24 ottobre infatti, la squadra biancorossa ha vinto soltanto una volta nel derby contro la Viterbese.
Un successo ormai datato quasi quattro mesi con Piroli e compagni che hanno perso contro Catanzaro e Gelbison e pareggiato tutte le altre otto sfide giocate a via della Palazzina. «Non credo ci sia un motivo particolare in questa nostra difficoltà a vincere in casa – ha analizzato dopo il pari contro i pugliesi il tecnico del Monterosi Leonardo Menichini – le nostre ultime migliori prestazioni le abbiamo fatte proprio in casa e nonostante questo non abbiamo vinto.
Anche per il periodo negativo che sta vivendo Costantino che in casa non segna dallo scorso gennaio e che più in general ha realizzato appena due reti nelle ultime quattordici partite giocate. «Quando un attaccante non segna perde fiducia – spiega Menichini – il rigore fallito aumenterà la delusione di Rocco, ma lui sa che per noi è un giocatore troppo importante e riuscirà a ritrovare il gol presto». Ad iniziare magari da sabato prossimo quando ci sarà il delicato viaggio in casa del Foggia. «Oramai mancano cinque giornate: inutile stare lì a fare calcoli; bisogna portare a casa più punti possibili e vedere la classifica dopo l’ultima giornata».