Civita Castellana, il distretto della ceramica chiede aiuti con l'Ecobonus

L'interno di un'azienda di ceramica
di Ugo Baldi
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Lunedì 22 Giugno 2020, 09:47
Nel decreto Rilancio del Governo va inserita anche l'efficienza idrica. A chiederlo, dopo Confindustria Ceramica e i sindacati dei ceramisti, ora sono le amministrazioni comunali del polo industriale di Civita Castellana. L'ipotesi di inserire nell'ecobonus anche il ricambio degli apparecchi sanitari è stata accantonata dalla commissione bilancio, anche se il deputato Mauro Rotelli (FdI) aveva presentato un emendamento punta ad un recupero. Gli incentivi possono favorire il risparmio idrico, avere ricadute a livello occupazionale, economico e per l'ambiente. Secondo le stime elaborate da Cresme per Confindustria Ceramica quasi la metà dei wc installati in Italia ha superato i 30 anni. Il 51% (oltre 29 milioni) dei vasi è stato installato dopo il 1990, mentre il 49% è più vecchio. I vasi di vecchia produzione richiedono nella fase di scarico volumi di acqua intorno ai 12 litri; i nuovi sono invece progettati per ridurli a 6. I risparmi sono evidenti, tanto che il consumo di acqua scenderebbe a circa un miliardo di metri cubi. Sono oltre 57 milioni i vasi installati in Italia; il 75% si trova in abitazioni, il resto in alberghi, uffici, ospedali, scuole o industrie.
«La misura legata alla sostituzione dei vasi hanno detto Danilo Piersanti sindaco di Gallese e Pietro Piergentili di Corchiano - avrebbe carattere addizionale rispetto agli interventi di ristrutturazione edilizia già incentivati con ecobonus e l'impatto sull'erario sarebbe limitato, pertanto la misura degli sgravi va applicata anche nel settore dell'arredo bagno, che non può essere sempre accantonato». Sulla stessa lunghezza d'onda a Fabrica di Roma e Nepi. «Sensibilizzeremo la commissione bilancio - hanno detto il vice sindaco Giorgio Cimarra e il sindaco Franco Vita è grave che ancora una volta un comparto come la ceramica sia stato messo fuori gioco». A Civita Castellana in questo momento di vacanza politica per le dimissioni del sindaco Franco Caprioli, Pd e Lega hanno interessato i rispettivi parlamentari per trovare sostegno, poiché l'argomento può diventare motivo di scontro elettorale.
 
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