Voto, le ombre di mafia su Palazzo dei Priori: «Il sindaco chiarisca»

Voto, le ombre di mafia su Palazzo dei Priori: «Il sindaco chiarisca»
di Massimo Chiaravalli
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Domenica 20 Settembre 2020, 09:08 - Ultimo aggiornamento: 19:34
«Il sindaco chiarisca». Lei alle ultime amministrative ha perso al ballottaggio con Giovanni Arena per appena 530 voti. La capogruppo di Viterbo 2020, Chiara Frontini, ora gli chiede di esprimersi in maniera netta, in modo da allontanare le ombre di mafia che intercettazioni e sentenza sull'operazione Erostrato hanno allungato su palazzo dei Priori. Perché l'ipotesi di una vittoria grazie anche ai voti dei mafiosi «va immediatamente fugata».

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Per pochissimo non è diventata il primo sindaco donna della città dei Papi. Oggi «veder accostati nomi di figure di spicco dell'amministrazione comunale a fatti di mafia, senza che vi fosse stata una denuncia preventiva da parte delle stesse dice Frontini - è decisamente un brutto colpo alle istituzioni». Uno è l'assessore Claudio Ubertini, vittima della banda di Giuseppe Trovato e Ismail Rebeshi, ma definito poco collaborativo dagli inquirenti.

L'altro è proprio Arena, che secondo i criminali «è comunque meglio di Ubertini, anche se sono entrambi traditori». Una frase intercettata, come fa notare il giudice, in concomitanza con le elezioni amministrative. E qui si ricollega la capogruppo di Viterbo 2020. «Dalle intercettazioni pubblicate continua - emergono delle ombre che gli interessati devono sgombrare senza tentennamenti o indugi, il silenzio sarebbe semplicemente inaccettabile: non è un tema da prendere alla leggera, né da strumentalizzare in nessun senso».

Quindi entra nel cuore del ragionamento politico connesso alle amministrative del 2018. «Emergono dei presunti rapporti esistenti spiega Frontini - e il pensiero che alla vittoria di questa coalizione alle elezioni comunali possano aver contribuito anche voti mafiosi va immediatamente fugato dai diretti interessati». Tra i candidati di Forza Italia c'era anche Antonio Loria, il basista della rapina alla gioielleria Bracci del marzo 2018, il cui mandante era proprio Trovato. Dopo quelle di Massimo Erbetti (M5S) e Giacomo Barelli (Forza civica), anche dalla capogruppo di Viterbo 2020 ad Arena arriva una richiesta chiara e semplice.

«Ci aspettiamo una dichiarazione netta ed inequivocabile da parte del sindaco commenta ancora - che chiarisca di non aver mai avuto rapporti, né chiesto in alcun modo sostegno elettorale ai condannati». Questo perché «le istituzioni conclude Frontini - devono dimostrare di avere gli anticorpi contro la mafia».
 
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