Il capitano del Monterosi Gasperini. «Abbiamo paura ma insieme battere il virus e torneremo a giocare»

Il capitano del Monterosi Gasperini. «Abbiamo paura ma insieme battere il virus e torneremo a giocare»
di Marco Gobattoni
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Sabato 14 Marzo 2020, 10:51
I campionati sono fermi, tutto lo sport è bloccato e diversi calciatori dalla serie A e alla serie C sono stati contagiati dal coronavirus. Quelli che sembrano eroi invincibili, sportivi il cui fisico può resistere ad ogni tempesta, ora hanno paura. Gianmatteo Gasperini, da diversi anni capitano del Monterosi, è chiuso - come tutti i suoi colleghi - tra le mura di casa. Lui abita a Sant'Oreste con mamma, papà e il fratello. «Per fortuna che in casa abbiamo il giardino: io è mio fratello tutte le mattine ci facciamo delle partite a calcio che somigliano molto al campionato: nessuno dei due vuole perdere». Stemperare la tensione dentro casa, con gli affetti più cari è l'unico modo per esorcizzare la paura; una paura affiorata da qualche settimana e che costringe gli eroi della domenica - come tutti gli altri - a combattere contro un nemico invisibile. «Fino ad una quindicina di giorni fa non avevamo ben presente l'entità del problema - spiega Gasperini - forse stando lontano dalla Lombardia e dalle zone più colpite l'abbiamo vissuta in maniera più blanda. Quando hanno bloccato i campionati abbiamo iniziato a capire che tutto stava precipitando: in questo momento bisogna stare a casa e seguire alla lettera tutte le avvertenze che ci hanno fornito in questi giorni: ognuno faccia la propria parte e presto torneremo alla vita normale». Di solito il sabato è vigilia di campionato: chissà però quando Gasperini ed il Monterosi potranno tornare a rivivere l'ebbrezza del campo. «Non sappiamo quando potremo tornare a giocare - ammette il capitano biancorosso - in questo momento è impossibile fare previsioni: bisogna cercare di pensarci il meno possibile altrimenti la testa esplode. Mi mancano i compagni con i quali ci sentiamo tutti i giorni e l'atmosfera dello spogliatoio: penso anche a quelli che sono a casa da soli; io perlomeno ho il calore della famiglia». E le sfide in giardino con il fratello per battere il virus che ha sconvolto gli eroi della domenica.
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