Green pass non validi e trasporti mancanti, il racconto del ritorno a scuola

La scuola di Tuscania
di Federica Lupino
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Martedì 14 Settembre 2021, 06:30 - Ultimo aggiornamento: 14:49

Qualche assembramento di troppo fuori dalle scuole, spesso causato da capannelli di genitori in chiacchiera. Alcuni intoppi nei controlli del green pass con corsa al tampone. Qua e là cattedre vuote che si corre a riempire con chiamate dell’ultima ora. E i primi disagi per i trasporti che non combaciano con gli orari degli studenti.

La carica dei 38mila, a scuola tra cattedre vuote e bidelli mancanti. Sbloccato personale Covid

Sono alcuni flash della giornata da rientro a scuola che ha coinvolto 38.066 alunni di ogni ordine e grado in tutta la provincia, con annessi familiari e operatori. Un vero e proprio esercito che ieri si è mosso da un paese all’altro, creando ingorghi al traffico del capoluogo soprattutto intorno alle 8 e alle 13.

“Non posso prendere servizio”. È capitato che alcuni docenti si sono convinti della necessità di vaccinarsi solo a fine agosto. Sottopostisi alla prima dose, pensavano di non aver problemi per la ripresa delle lezioni. Ma così non è stato: dal momento della somministrazione, perché il certificato verde risulti valido, passano circa 15 giorni. A quanti ieri non risultavano in regola, è stato chiesto di correre a farsi un tampone. È successo sia negli istituti comprensivi, come la Pio Fedi di Grotte Santo Stefano, ma anche alle superiori, come al Dalla Chiesa di Montefiascone. Quelli che hanno trovato solo farmacie sprovviste di test, hanno dovuto mandare un certificato medico.

Ma salvo questi casi, la piattaforma ministeriale ha funzionato.

Alcuni dirigenti, per evitare file durante i controlli, li hanno anticipati a domenica pomeriggio. Altri hanno scaglionato di pochi minuti gli ingressi del personale così da evitare assembramenti.

“È andata bene. È stata una grande fatica organizzare tutto, dalle classi ai controlli, ma sono soffisfatta. Quest’anno – spiega Simonetta Pachella, dirigente dell’Orioli di Viterbo – abbiamo avuto un boom di iscrizioni. Inoltre, possiamo contare su nuovi laboratori per i nostri ragazzi. Manca ancora l’organico Covid e per ora ho negato i permessi per entrare e uscire prima o dopo, in base agli orari degli autobus, perché prima devo capire se c’è davvero necessità o se, rispetto allo scorso anno, qualcosa è cambiato”.

I trasporti restano il nodo principale per le scuole secondarie di secondo grado fuori Viterbo. Come l’Alberghiero di Caprarola, dove ieri per la terza volta la dirigente Andreina Ottaviani ha chiesto una deroga per istituire un unico ingresso. “Con le entrate alle 8 e alle 9,40 come previsto dal ministero, noi dovremmo avere tre uscite visto che i nostri ragazzi da piano di studio frequentano i laboratori. Ma Cotral – racconta – non può garantire le tre uscite. Pertanto, dobbiamo unificare gli arrivi così da ridurre a due i ritorni a casa. Inoltre, ho previsto lezioni in presenza il sabato, come sempre avvenuto prima del Covid. Speriamo che i miei ragazzi quel giorno non restino a piedi”.

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