Gestione della piscina comunale alla Fin, si passa ai voti. La minoranza: «Un giochino che ci costa 150mila euro»

Gestione della piscina comunale alla Fin, si passa ai voti. La minoranza: «Un giochino che ci costa 150mila euro»
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Martedì 3 Marzo 2020, 12:01 - Ultimo aggiornamento: 12:24
«Una modifica ad personam, un giochino a causa del quale abbiamo già bruciato 150 mila euro». Ecco la sintesi dell'operazione affidamento diretto alla Fin della piscina comunale, secondo il dem Alvaro Ricci che ha messo a punto una strategia con i colleghi d'opposizione Francesco Serra e Giacomo Barelli.

Oggi in commissione sono attesi al voto due documenti: la modifica del regolamento per gestire gli impianti sportivi comunali e la delibera di istituzione del centro federale. Entrambi sono propedeutici all'affidamento della struttura per 8 anni più 8. Ma i dubbi sono tanti e Ricci li espone partendo dalle vecchie linee guida «approvate già con grave ritardo dice - proprio per dare la possibilità di predisporre il bando pubblico. Invece i sei mesi di gestione provvisoria se ne sono andati e ora siamo a una proroga che ha grossi dubbi di legittimità, perché in assenza di gara avviata».

A pensar male si fa peccato, ma a volte ci si azzecca: «Ora si capisce - spiega - perché per mesi non è stato fatto nulla. E dopo tanto immobilismo oggi, in una mattinata, arrivano insieme modifica al regolamento e delibera. E senza che il primo punto sia passato dal consiglio». Altre perplessità: «Chi ha partorito il canone annuo di 12 mila euro, che corrisponde all'affitto di un appartamento di media grandezza? Si parla poi di almeno 12mila euro, come se ci fosse qualcuno che te ne potrà dare di più».

Altri svantaggi per la collettività: «Il Comune si fa carico di tutto: in caso di una legislazione nuova, sulla piena conformità, sulla sicurezza. Almeno potevano applicare i principi delle linee guida, ovvero estendere la durata in base agli investimenti, perché in 16 anni è normale che la struttura si logori. Invece sarà tutto sulle spalle del Comune».

Ma almeno arriveranno a Viterbo i campionati Europei 2022 di nuoto... «No, solo gli allenamenti, che toglieranno spazio a nuoto libero e associazioni. Questo giochino - aggiunge Ricci - di aver fermato le bocce per l'affidamento diretto ci sta costando 50 mila euro al mese. Il sindaco aveva detto che la Fin non era interessata alla gara - conclude Ricci - ma ora ne abbiamo chiaro il motivo».
 
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