L'allarme di monsignor Rossi appare fondato. «Già un paio di anni fa nella vicina Fabrica - ricorda - è accaduto un fatto simile. Credo che sia il momento di alzare la guardia da parte di tutti». Così è partita dalla sede della Curia, a Civita Castellana, una prima raccomandazione ai parroci: aprire le porte delle chiese a orari prestabiliti. «I fedeli comprenderanno questa direttiva che li penalizza ha detto ancora Rossi ma serve maggiore attenzione per evitare questi pericoli. Quelli accaduti a Vignanello o a Fabrica sono dei sacrilegi che oltraggiano la comunità cristiana e vanno contrastati».
Sullo strano furto stanno indagando i carabinieri di Vignanello, con i colleghi della compagnia. I militari non hanno ancora chiuso il caso del teschio lasciato dentro una teca di vetro, ritrovato lo scorso anno poco distante dalla zona dei templi a Civita, appoggiato dentro il riquadro di tufo che una volta conteneva l'immagine di una Madonna; sono in corso le analisi per poterlo datare. Anche in quel caso si parlò di messe nere e riti satanici, finore però senza riscontri nella zona.
Un paio di fuochi che erano stati trovati spenti erano stati notati nei mesi scorsi nei pressi delle tombe sulla via Amerina, a Faleri.
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