Furto di ostie nella chiesa, tutti i sospetti del Vescovo e i precedenti. Indagini in corso

Furto di ostie nella chiesa, tutti i sospetti del Vescovo e i precedenti. Indagini in corso
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Martedì 17 Settembre 2019, 12:10
Furto di ostie in una chiesa di Vignanello (foto) e ipotesi riti satanici, il vescovo Romano Rossi si dice preoccupato. «Si tratta di un furto anomalo e mirato - ha detto - visto che sono state rubate solo ostie consacrate e non gli oggetti di valore, come i calici che erano nello stesso posto, ignorando anche le ostie non consacrate. Chi ha agito sapeva cosa voleva. Senza creare allarmismi, ho il sospetto che sia stato un furto molto particolare e che mi lascia perplesso. Non ho prove di riti satanici e cose simili, ma non è la prima volta che accadono episodi che portano a queste considerazioni».

L'allarme di monsignor Rossi appare fondato. «Già un paio di anni fa nella vicina Fabrica - ricorda - è accaduto un fatto simile. Credo che sia il momento di alzare la guardia da parte di tutti». Così è partita dalla sede della Curia, a Civita Castellana, una prima raccomandazione ai parroci: aprire le porte delle chiese a orari prestabiliti. «I fedeli comprenderanno questa direttiva che li penalizza ha detto ancora Rossi ma serve maggiore attenzione per evitare questi pericoli. Quelli accaduti a Vignanello o a Fabrica sono dei sacrilegi che oltraggiano la comunità cristiana e vanno contrastati».

Sullo strano furto stanno indagando i carabinieri di Vignanello, con i colleghi della compagnia. I militari non hanno ancora chiuso il caso del teschio lasciato dentro una teca di vetro, ritrovato lo scorso anno poco distante dalla zona dei templi a Civita, appoggiato dentro il riquadro di tufo che una volta conteneva l'immagine di una Madonna; sono in corso le analisi per poterlo datare. Anche in quel caso si parlò di messe nere e riti satanici, finore però senza riscontri nella zona.

Un paio di fuochi che erano stati trovati spenti erano stati notati nei mesi scorsi nei pressi delle tombe sulla via Amerina, a Faleri.
 
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