Spinta giù dal treno per aver difeso il figlio

Spinta giù dal treno per aver difeso il figlio
di Maria Letizia Riganelli
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Mercoledì 8 Luglio 2020, 10:32 - Ultimo aggiornamento: 16:36
Minacciano e aggrediscono una madre e il figlio che non riesce a saldare un debito di droga. E' entrato nel vivo il processo a tre imputati, un 45enne, 30enne e una 37enne, di Civita Castellana che nel 2016 avrebbero preso di mira un ragazzo dopo avergli venduto dell'hashish. Tutti difesi dagli avvocati Remigio Sicilia e Domenico Gorziglia Minacce ed estorsioni si sarebbero ripetute non solo nei confronti del ragazzo ma anche in quelli della madre intervenuta per far finire le aggressioni. La donna è stata aggredita mentre viaggiava sul treno della Roma Nord da Civita Castellana a Riano. Qui i tre l'avrebbero insultata, minacciata e poi spinta giù dal treno. La ragazza del gruppo avrebbe anche minacciato la signora: «Di a tuo figlio di pagare, altrimenti lo ammazzo». Minacce ripetute da tutti e tre anche in altre occasioni. «Abbiamo acquisito le immagini delle telecamere - ha spiegato il carabiniere del Nucleo operativo - e si vedono chiaramente le persone che spingono la donna. Purtroppo non sono nitide e non abbiamo fatto l'identificazione. Ma l'orario e la modalità corrispondono esattamente con quanto denunciato dalla donna». Le vessazioni sarebbero iniziate a luglio 2016 dopo che il figlio aveva comperato dai ragazzi dell'hashish senza però saldare il debito di 180 euro. Dopo appena un mese i tre sarebbero entrati a casa della vittima pretendendo soldi e il telefono cellulare come cauzione. Episodi simili nel corso dei mesi se sono ripetuti diversi tanto che per i tre è scattata la misura cautelare. Madre e figlio, alla scorsa udienza, si sono costituiti parte civile nel processo. Si torna in aula a ottobre.
 
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