VITERBO - Continua la protesta dei "forconi" viterbesi e Umbri al casello autostradale di Orte, sulla A1.
Decine di manifestanti si muovono a bordo dei loro trattori e rallentano il traffico. Mostrano striscioni, gridano il loro dissenso verso politiche di governo che vanno contro gli interessi di agricoltori, piccoli imprenditori, partite Iva. Si formano code, rallentamenti. Ma gli animi sono sereni, la maggior parte degli automobilisti accetta il volantino, si mette l'anima in pace, aspetta e si mostra persino solidale.
Del resto nell'ombelico del Centr'Italia per ora più che ai Forconi si pensa alle forchette.
Qui la protesta è prevalentemente degli agricoltori umbri e dell'Alta Tuscia viterbese: "La crisi ci uccide", dicono i lavoratori.
Al pilone che sorregge l'infotraffico, i manifestanti hanno appeso un enorme tricolore e dall'alto penzola giù un manichino impiccato per la crisi. Sotto lo striscione: "Basta suicidi" e la bara dell'Italia che poi viene portata a spasso nel corteo.
Massiccio il presidio delle forze dell'ordine. Una protesta nata da un'iniziativa degli agricoltori e allevatori ortani che ora stanno in rete con gli altri del "Movimento 9 dicembre" lungo tutto lo Stivale.