«Tutti gli atti persecutori - ha spiegato l'avvocato Luca Paoletti - si sono consumati tra settembre 2019 e gennaio 2020. Ma la portata vessatoria è sicuramente limitata. La parte offesa non aveva rispettato i patti non versando al mio assistito quanto dovuto per la partecipazione, come figurante, a un evento a Civita di Bagnoregio». Inizialmente l'uomo avrebbe iniziato ad avvicinare l'organizzatore dell'iniziativa con lo scooter chiedendogli la somma, poi avrebbe iniziato ad apostrofarlo in piazza davanti a tutti i presenti. L'episodio più grave sarebbe avvenuto il 13 dicembre 2019. L'imputato avrebbe picchiato il creditore. «E' stata un reazione - ha detto ancora l'avvocato - sicuramente forte ma era stato provocato dalla parte offesa che lo aveva accusato ingiustamente di avergli rigato la macchina. Lo ha insultato e lui ha reagito in maniera eccessiva. Ha tratti paranoici e in paese lo sanno, tanto che il Comune di Bagnoregio si è fatto carico di pagare la sua prestazione da figurante per far finire questa storia». L'imputato per questi fatti, sette mesi fa, è stato raggiunto dalla misura cautelare degli arresti domiciliari. «Il mio assistito - ha concluso l'avvocato Paoletti - in questo periodo ha seguito una cura psichiatrica, si è sempre comportato bene, per questo chiedo che venga sostituita con una misura meno afflittiva». Il giudice Giacomo Autizi ha condannato l'imputato a un anno e due mesi di reclusione. Sulla misura cautelare si è riservato.
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